Il coach dell’Enel Brindisi in vista del match: "Reggio ha inserito Troy Bell, ora è più forte"


Sabato sera alle 20.30 la Trenkwalder giocherà su un campo tradizionalmente caldo. In palio due punti fondamentali per restare dentro la zona playoff. L'avversaria di turno sarà l'Enel Brindisi, che già vinse in volata la gara d’andata in via Guasco e che attualmente è al nono posto, prima squadra esclusa dalla post-season. La formazioni di Piero Bucchi viene da cinque sconfitte in fila, ma ovviamente non c'è da prenderla alla leggera, anche perché nel girone di ritorno l'Enel ha battuto squadre del livello di Siena e Cantù, prima di questa flessione improvvisa.
Il coach dei brindisini spiega questo momento negativo puntando su ragioni più psicologiche che fisiche o tecniche. «Questa era una squadra tarata sulla salvezza. Brindisi per due volte è salita nella massima serie e per due volte è subito tornata giù. E' chiaro quindi che la salvezza fosse l'obiettivo primario e molto desiderato. Siamo riusciti a partire bene e, con le vittorie nel girone di ritorno con Siena e Cantù, abbiamo raggiunto rapidamente quota 20, che di fatto significa essere salvi. Da lì i giocatori si sono un po' rilassati ed hanno involontariamente abbassato la guardia. Gli avversari invece hanno continuato a colpire duro e noi siamo andati al tappeto».
Sotto accusa pare sia soprattutto la difesa.
«In difesa abbiamo commesso diverse distrazioni che hanno favorito gli avversari. Ho una squadra giovane che manca di esperienza e si è lasciata un po' andare».
Lo spogliatoio come vive questo momento?
«E' chiaro che sia a me che ai giocatori dispiace molto. Pensare che fino ad un mese fa giocavamo bene e avevamo vinto contro uno squadrone come Cantù. Purtroppo però la gente si ricorda solo le ultime cose: in questo caso le sconfitte».
Il pubblico continua a sostenere la squadra?
«Diciamo che c'è stata qualche defezione, ma spero con una vittoria di recuperare i tifosi delusi».
Avete ancora nel mirino i playoff?
«In queste ultime giornate pensiamo solo ad una partita per volta. Vorrei tornare alla vittoria per finire il campionato in bellezza e onorare così una stagione nella quale abbiamo raggiunto la tanto desiderata permanenza in A, aggiungendo la ciliegina delle Final Eight».
Cosa chiederà ai suoi per vincere contro Reggio?
«Più cattiveria e foga agonistica spalmata su tutti i 40 minuti».
Affronterete una Trenkwalder con un Bell in più e una panchina che da un apporto decisamente superiore rispetto al girone di andata. Cosa dovete temere della formazione di Menetti?
«Noi siamo tra i pochissimi che non abbiamo modificato il roster. Dopo la vittoria con Cantù, la società ha deciso che andava bene così, e se da una parte la cosa mi fa piacere per il gruppo, devo rilevare che questo ci penalizza un po'. E' come un gran premio dove gli avversari hanno "truccato", in senso buono, le auto durante la corsa. Ci troveremo davanti un avversario più forte dell'andata, avendo inserito un giocatore di talento come Bell in un telaio già competitivo».
Riccardo Bellelli - Gazzetta di Reggio

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