La Reggiana perde anche lo zoccolo duro dei tifosi.
REGGIO. La Reggiana perde anche lo zoccolo duro dei tifosi. Contro
il San Marino i tifosi della curva Sud diserteranno lo stadio, come
comunicato nella nota che pubblichiamo a fianco, e invitano a fare
altrettanto tutti gli altri supporter della Reggiana, abbonati compresi,
in segno di protesta verso la società.
Tutti al Città del Tricolore, dunque, ma fuori dallo stadio: pronti, presumibilmente, a contestare la squadra in caso dell'ennesima prestazione opaca, di un'ulteriore delusione, che si andrebbe ad aggiungere alle batoste delle ultime settimane, all'esonero di Apolloni, alla fuga precipitosa di Smerieri.
La misura è colma anche per gli irriducibili della curva, quelli disposti a seguire la Reggiana ovunque e in qualsiasi situazione, quelli che si accollano le trasferte pur senza avere la tessera del tifoso, e sapendo quindi che ben difficilmente riusciranno a entrare allo stadio. Fra i segnali plumbei delle ultime settimane (e ce ne sono da riempire un giornale intero), questo appare uno dei più preoccupanti: se arrivano a questo punto anche gli ultras, quelli del "non sarai mai sola", vuol dire che veramente la pazienza e il morale degli sportivi granata sono ai minimi storici.
Chiaro che la serrata della curva Sud durerà solamente una domenica: i tifosi sottolineano che resteranno fuori "a malincuore", perché vogliono "dare un segnale molto forte alla società, ai giocatori e alle istituzioni".
Rimane comunque una protesta senza precedenti, la cartina tornasole di una situazione difficilmente recuperabile, perché sono gli stessi tifosi a dire che "dopo 94 anni di storia stiamo attraversando il periodo più deludente di sempre". Dopo la nomina di Apolloni, il tecnico ex Parma, il ds Varini e il presidente Barilli si erano incontrati con una rappresentanza della curva al Circolo Pigal, chiedendo e ottenendo una tregua in nome dell'obiettivo comune. Il boicottaggio di domenica rappresenta una rottura anche in questo senso. A Zauli e ai suoi il compito di recuperare, almeno in parte, il rapporto con la tifoseria, perché se la Reggiana dovesse perdere questo patrimonio, a Reggio non resterebbero che le macerie.
Fabio Varini - Gazzetta di Reggio
Tutti al Città del Tricolore, dunque, ma fuori dallo stadio: pronti, presumibilmente, a contestare la squadra in caso dell'ennesima prestazione opaca, di un'ulteriore delusione, che si andrebbe ad aggiungere alle batoste delle ultime settimane, all'esonero di Apolloni, alla fuga precipitosa di Smerieri.
La misura è colma anche per gli irriducibili della curva, quelli disposti a seguire la Reggiana ovunque e in qualsiasi situazione, quelli che si accollano le trasferte pur senza avere la tessera del tifoso, e sapendo quindi che ben difficilmente riusciranno a entrare allo stadio. Fra i segnali plumbei delle ultime settimane (e ce ne sono da riempire un giornale intero), questo appare uno dei più preoccupanti: se arrivano a questo punto anche gli ultras, quelli del "non sarai mai sola", vuol dire che veramente la pazienza e il morale degli sportivi granata sono ai minimi storici.
Chiaro che la serrata della curva Sud durerà solamente una domenica: i tifosi sottolineano che resteranno fuori "a malincuore", perché vogliono "dare un segnale molto forte alla società, ai giocatori e alle istituzioni".
Rimane comunque una protesta senza precedenti, la cartina tornasole di una situazione difficilmente recuperabile, perché sono gli stessi tifosi a dire che "dopo 94 anni di storia stiamo attraversando il periodo più deludente di sempre". Dopo la nomina di Apolloni, il tecnico ex Parma, il ds Varini e il presidente Barilli si erano incontrati con una rappresentanza della curva al Circolo Pigal, chiedendo e ottenendo una tregua in nome dell'obiettivo comune. Il boicottaggio di domenica rappresenta una rottura anche in questo senso. A Zauli e ai suoi il compito di recuperare, almeno in parte, il rapporto con la tifoseria, perché se la Reggiana dovesse perdere questo patrimonio, a Reggio non resterebbero che le macerie.
Fabio Varini - Gazzetta di Reggio
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