Trenkwalder Basket serie A: Paterlini fa le carte alla sfida con Varese
Incomincia col bastone, Ivan Paterlini. Poi il presidente della Trenkwalder passa immediatamente alla carota: « Comunque ci sta, non possiamo pensare di essere l’unica realtà viva lungo la via Emilia del basket».
Dal tono dei commenti e dalle valutazioni che svolge si nota subito che il massimo dirigente del club biancorosso ha già metabolizzato il disappunto per la sconfitta ed accettato il verdetto del campo. Fra l’altro, a parte il fischio per un fallo antisportivo degli arbitri contro Slanina, non ha eccessive rimostranze nei confronti dei direttori di gara. “L’azione era lontana – spiega Paterlini – e non l’ho vista bene; mi sembra comunque che Slanina non sia proprio un atleta violento».
Escluso questo appunto nulla da eccepire e pronta la conclusione: «La Virtus aveva più bisogno di noi di vincere – aggiunge consolatorio – e per noi la battuta d’arresto non ha determinato alcun cambiamento nella classifica. Siamo avanti di quattro lunghezze dagli inseguitori e sinceramente non avrei mai pensato di trovarmi, a questo punto del campionato, quando mancano solo sette gare alla conclusione, in una simile felicissima posizione».
Ieri Paterlini ha partecipato all’abituale incontro con Menetti, Frosini e Dalla Salda, per analizzare la situazione. «E’ l’occasione – ricorda – per compiere un’analisi approfondita, a trecentosessanta gradi, sulla situazione e valutare partita, torneo, prospettive. E’ una prassi che rispettiamo solitamente all’indomani delle sconfitte: erano cinque settimane che non era necessario trovarsi a discutere».
Il buon umore non gli manca e ciò lo predispone bene anche per la prossima gara, un appuntamento che si annuncia di estrema difficoltà. A far visita al Palabigi sarà infatti nientemeno che la capolista.
«A dire il vero – annota ottimisticamente – confrontarci con le “grandi” del torneo ci esalta. Lo abbiamo già verificato contro Milano e poi anche Varese avrà, prima o poi, un momento di appannamento, un calo di lucidità. Perché non deve capitare proprio a Reggio?»,
Fa l’altro a “giocare” per i colori biancorossi ci sarà un elemento in più, il pubblico. Che a onor de vero è stato nutrito e caloroso anche a Bologna dove qualcuno ha però disertato visti i prezzi d’ingresso troppo alti. «Piacerebbe anche a noi – interviene Paterlini – per guadagnare qualche ero in più, praticare per gli ospiti biglietti maggiorati, ma la limitatezza del nostro impianto non ce lo consente. So che sarà dura ma in questo caso mi basterebbero i due punti per la classifica”. L’accorgimento da adottare per misurarci alla pari con i lombardi?
«Per prima cosa non partire male come abbiamo fatto a Bologna, non farci distanziare troppo. E poi vedrete che ce la potremo giocare punto a punto sino al fischio finale».
Luigi Vinceti - Gazzetta di Reggio
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