Trenkwalder, ora cominciano le salite

di Mauro Grasselli
REGGIO. La sconfitta della Trenkwalder sul campo della Virtus Bologna interrompe la striscia di vittorie (5) e riporta sulla terra una squadra che stava volando oltre le più rosee previsioni. Menetti e il team biancorosso avevano preparato bene la sfida con i bolognesi, ma l’approccio alla partita è stato decisamente negativo, e alla fine Reggio ha pagato pegno. Ora la strada biancorossa si trasforma in una sorta di passo dello Stelvio, ma la situazione in classifica resta buona.
La sconfitta. Al palasport di Casalecchio l’avvio-horror ha marchiato l’intera partita: undici miseri punti nel primo quarto (contro i 24 degli avversari), molte palle perse (18, alla fine), tantissimi errori al tiro (3/19 dalla lunga distanza, ad esempio) e, più in generale, un atteggiamento molle, ben diverso da quello al quale i biancorossi aveveno abituato nelle precedenti partite, hanno portato alla sconfitta. Complice, evidentemente, la buona prestazione della Virtus, reduce da dieci sconfitte nelle ultime undici gare, quindi affamata di punti e decisa a dare una svolta alla stagione. Svolta alla quale hanno contribuito l’arrivo del nuovo coach Bechi, bravo a motivare i giocatori, e l’ingaggio di Pullen, play Usa che, nonostante fosse arrivato a Bologna da poche ore, ha avuto un impatto notevole (22 punti in 20 minuti).
Eppure. Pessimo approccio della Trenkwalder, si diceva. Eppure i biancorossi sono riusciti a non crollare e, anzi, ad avvicinare gli avversari: due volte a meno 7 nei quarti centrali; due volte a meno 4 nell’ultima frazione, quando i mille tifosi arrivati da Reggio – rianimati dalle scorribande offensive di un Troy Bell capace di viaggiare ancora una volta ad un punto a minuto – ha avuto la sensazione che la banda-Menetti potesse riuscire a compiere l’impresa. Per riuscirci, sarebbe bastato qualche errore in meno nel finale, quando però i biancorossi hanno pagato lo sforzo fisico necessario per la rimonta. Alla fine, niente impresa. Anche a causa della pessima serata di mezza squadra biancorossa.
La classifica. Nonostante la sconfitta, la Trenkwalder resta saldamente al settimo posto con 26 punti, 4 più di Venezia, ottava, e 6 più di Brindisi, nona, domenica sera affiancata da Caserta.
La salita. Ora però si avvicinano le scalate impegnative, per la Trenkwalder. Domenica prossima al Palabigi arriverà la capolista Varese, che avrà il dente avvelenato dopo aver perso con un tiro all’ultimo secondo la sfida in vetta con Sassari. Sabato 30 marzo i biancorossi affronteranno la trasferta a Brindisi, e sarà una sfida diretta per la zona playoff. I pugliesi hanno già vinto al Palabigi e c’è da scommettere che per i biancorossi sarà difficile uscire dal Palapentassuglia con i due punti in tasca. Il match successivo, domenica 7 aprile, vedrà la Trenk di nuovo in via Guasco, e sarà un match difficilissimo, perché l’avversario sarà il Banco di Sardegna Sassari, nuovo leader della serie A seppure a pari punti con Varese. Non che le ultime partite della stagione regolare si presentino come facili (nell’ordine: trasferta ad Avellino contro una Sidigas che ora viene da quattro vittorie consecutive e nell’ambiente si parla di scalata-playoff, nonostante i 6 punti di distanza dall’8° posto, poi Cantù, Cremona e Caserta), ma le prossime tre saranno davvero toste.
©RIPRODUZIONE RISERVATA - Gazzetta di Reggio

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