Trenkwalder, ora cominciano le salite
REGGIO. La sconfitta della Trenkwalder sul campo della Virtus
Bologna interrompe la striscia di vittorie (5) e riporta sulla terra una
squadra che stava volando oltre le più rosee previsioni. Menetti e il
team biancorosso avevano preparato bene la sfida con i bolognesi, ma
l’approccio alla partita è stato decisamente negativo, e alla fine
Reggio ha pagato pegno. Ora la strada biancorossa si trasforma in una
sorta di passo dello Stelvio, ma la situazione in classifica resta
buona.
La sconfitta. Al palasport di Casalecchio l’avvio-horror
ha marchiato l’intera partita: undici miseri punti nel primo quarto
(contro i 24 degli avversari), molte palle perse (18, alla fine),
tantissimi errori al tiro (3/19 dalla lunga distanza, ad esempio) e, più
in generale, un atteggiamento molle, ben diverso da quello al quale i
biancorossi aveveno abituato nelle precedenti partite, hanno portato
alla sconfitta. Complice, evidentemente, la buona prestazione della
Virtus, reduce da dieci sconfitte nelle ultime undici gare, quindi
affamata di punti e decisa a dare una svolta alla stagione. Svolta alla
quale hanno contribuito l’arrivo del nuovo coach Bechi, bravo a motivare
i giocatori, e l’ingaggio di Pullen, play Usa che, nonostante fosse
arrivato a Bologna da poche ore, ha avuto un impatto notevole (22 punti
in 20 minuti).
Eppure. Pessimo approccio della Trenkwalder, si diceva.
Eppure i biancorossi sono riusciti a non crollare e, anzi, ad avvicinare
gli avversari: due volte a meno 7 nei quarti centrali; due volte a meno
4 nell’ultima frazione, quando i mille tifosi arrivati da Reggio –
rianimati dalle scorribande offensive di un Troy Bell capace di
viaggiare ancora una volta ad un punto a minuto – ha avuto la
sensazione che la banda-Menetti potesse riuscire a compiere l’impresa.
Per riuscirci, sarebbe bastato qualche errore in meno nel finale, quando
però i biancorossi hanno pagato lo sforzo fisico necessario per la
rimonta. Alla fine, niente impresa. Anche a causa della pessima serata
di mezza squadra biancorossa.
La classifica. Nonostante la sconfitta, la Trenkwalder
resta saldamente al settimo posto con 26 punti, 4 più di Venezia,
ottava, e 6 più di Brindisi, nona, domenica sera affiancata da Caserta.
La salita. Ora però si avvicinano le scalate
impegnative, per la Trenkwalder. Domenica prossima al Palabigi arriverà
la capolista Varese, che avrà il dente avvelenato dopo aver perso con un
tiro all’ultimo secondo la sfida in vetta con Sassari. Sabato 30 marzo i
biancorossi affronteranno la trasferta a Brindisi, e sarà una sfida
diretta per la zona playoff. I pugliesi hanno già vinto al Palabigi e
c’è da scommettere che per i biancorossi sarà difficile uscire dal
Palapentassuglia con i due punti in tasca. Il match successivo, domenica
7 aprile, vedrà la Trenk di nuovo in via Guasco, e sarà un match
difficilissimo, perché l’avversario sarà il Banco di Sardegna Sassari,
nuovo leader della serie A seppure a pari punti con Varese. Non che le
ultime partite della stagione regolare si presentino come facili
(nell’ordine: trasferta ad Avellino contro una Sidigas che ora viene da
quattro vittorie consecutive e nell’ambiente si parla di
scalata-playoff, nonostante i 6 punti di distanza dall’8° posto, poi
Cantù, Cremona e Caserta), ma le prossime tre saranno davvero toste.
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