Infinita Trenkwalder. Questo, forse, è l’unico aggettivo che può descrivere in poche lettere l’incredibile impresa compiuta
Infinita Trenkwalder. Questo, forse, è l’unico aggettivo che può
descrivere in poche lettere l’incredibile impresa compiuta questa sera
dai biancorossi di coach Menetti, autori di una fantastica rimonta ai danni della Virtus Roma
nella penultima gara dei quarti di finale contro i virtussini di
Calvani i quali, al termine del primo tempo, forse già pregustavano la
semifinale scudetto forti del +16 conquistato in venti minuti di pura
supremazia. E invece, Reggio è riuscita ancora una volta a ribaltare
qualsiasi pronostico grazie al suo infinito spirito di sacrificio e a
qualche oculata scelta tattica messa in atto da quello straordinario
allenatore che risponde al nome di Max Menetti. Ed è così che la
Trenkwalder Reggio Emilia impone nuovamente la legge del Palabigi
vincendo 91-82 gara-6 del confronto con l’Acea di Datome e porta la
serie all’ultima, decisiva, sfida in programma tra due giorni al
PalaTiziano di Roma. Eppure, a metà gara, nessuno avrebbe mai pensato ad
un epilogo simile con i capitolini padroni incontrastati del parquet di
via Guasco per tutti i primi venti minuti di gara ed i biancorossi
privi all’apparenza di qualsiasi scorta di energia fisica e mentale, con
sul groppone 16 punti da recuperare ed un Taylor già in panchina con
quattro falli.
Reggio, però, gioca un secondo tempo da favola segnando 35 punti nel
terzo periodo e limitando Roma grazie ad una perfetta zona 2-3 che ha
impedito ai giallorossi di attaccare il ferro come nella prima parte di
gara e di ammazzare anzitempo la partita; Taylor fa la parte del leone
in tutto il terzo quarto e, prima di uscire per falli, porta i
biancorossi fino al -1 ad inizio dell’ultimo quarto in cui Reggio –
senza la sua punta di diamante – si affida alle invenzioni dei soliti Bell e Cinciarini ed al cosiddetto ‘fattore sorpresa’ rappresentato da un grandissimo Cervi
(6) che rimane in campo 13 minuti svolgendo un importantissimo lavoro
sotto canestro (5 rimbalzi catturati). Dal canto suo, Roma si affida al
solito Datome (23) ed alle bombe del duo Goss-Jones (4/8 e 3/6 le rispettive percentuali dall’arco) ma si deve arrendere alla tripla di Jeremic a
29 secondi dal termine che conclude la straordinaria rimonta
biancorossa e porta entrambe le squadre a giocarsi tutto nella decisiva
gara-7 del PalaTiziano. E tra due giorni, potrà succedere di tutto.
TRENKWALDER REGGIO EMILIA – ACEA ROMA 91-82 (13-19; 29-45; 64-67)
Serie: 3-3
Trenkwalder: Jeremic 3, Mussini 0, Taylor 22, Brunner 7, Antonutti 10, Bell 17, Veccia 2, Filloy 7, Slanina 5, Cervi 8, Silins ne, Cinciarini 12
Acea: Goss 14, Jones 13, Tambone ne, Tonolli ne, Gorrieri ne, D’Ercole 5, Datome 23, Bailey 8, J.Taylor 6, Lawal 13, Czyz 0, Lorant 5
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