Se è un sogno, per favore, non svegliate i 3.500 cuori biancorossi che incendiano il PalaBigi
La formazione di Max Menetti vince meritatamente gara 3 e si riporta
avanti 2-1 nella serie. Mercoledì si replica nuovamente per gara 4.
La squadra reggiana fatica a tenere fede alle promesse di voler
condurre una gara diversa da quella giocata sabato a Roma, almeno
all’inizio, dove la formazione di coach Calvani sembra riprendere quel
che aveva lasciato in sospeso e si porta sul 2-8 in 6′ di gioco, nei
quali la Trenkwalder fatica enormemente a trovare fluidità offensiva. Ci
pensa Cinciarini a tenere a galla i suoi, con buone giocate da sotto e
dalla media. Reggio pare arrivare in parità e così il pubblico del
PalaBigi, che si fa sentire come mai in questa stagione. La tripla
dall’angolo di Brunner porta avanti i suoi per la prima volta nella gara
e consente a Reggio di chiudere avanti di 6 il primo quarto, prima che
due triple di Bailey ristabiliscano la partità. La squadra di Calvani,
da che sempra aver ritrovato verve e temperamento giusto, crolla
mentalmente, subendo un parziale deciso a firma di Jeremic, Bell e
Antonutti, che la fa sprofondare al -10 con il quale si va al riposo
lungo.
Dagli spogliatoi ti aspetti che esca un’Acea con gli occhi della
tigre e invece è Reggio a partire fortissimo nel terzo parziale. Un
gioco da tre punti di Donell Taylor, che disputa una gara di altissimo
livello tecnico-tattico, porta al massimo vantaggio la formazione
biancorossa sul 51-37 dopo 3′ minuti del parziale e dopo altrettanti
minuti al -15. Roma è sul punto di crollare ma rimane attaccata alla
gara grazie alla classe e al talento di Gigi Datome, ingiustamente
fischiato nel finale, che segna canestri con quoziente di difficoltà
altissimo e permette ai suoi di rientrare al -9. Nel quarto e ultimo
parziale, però, Reggio ritrova precisione dall’arco con le triple di
Antonutti e una fiammata di Taylor, che realizza punti a raffica e
spedisce i capitolini anche al –27 a 2′ dalla fine, prima che Lorant e
D’Ercole rendano meno amaro il divario. Si chiude sul 89-69 una gara che
Reggio, come detto, ha meritato di vincere senza mai trovarsi in
difficoltà se non per i primi minuti del confronto. Mercoledì sera, in
gara 4, Roma dovrà dare segnali di ripresa, sperando di poter contare su
Lawal e Taylor, che fatica ancora a respirare.
Trenkwalder Reggio Emilia-Acea Roma 89-69
Parziali: 21-15; 23-19; 23-21;22-14
Progressione: 21-15; 42-32; 67-55; 89-69
Il tabellino
Dagli spogliatoi
Menetti
“La partita ha poco da dire; siamo stati bravi a riprenderci alla
grande dopo gara 2 e abbiamo disputato una buona partita. Ora però non
possiamo distrarci perchè mercoledì ci aspetta una battaglia ancor più
dura di quella di stasera. Chiedo al nostro straordinario pubblico di
sostenerci ancor di più e noi proveremo a fare ancora meglio. I playoff
sono come una tappa del giro d’Italia: stasera abbiamo vinto una tappa,
ma per avere la maglia rosa servono ancora due vittorie”.
Calvani
“Meriti a Reggio perchè ha disputato una ottima gara. Noi non
possiamo nasconderci dietro l’alibi delle assenze di Taylor e Lawal.
Stasera non siamo stati in grado di giocare quel basket semplice che
sappiamo giocare e che ci porta sicurezze. Se fossi uno spettatore mi
chiederei, stasera, che logica ha l’attacco di Roma, ma invece io so che
non siamo questi. Dobbiamo resettare e pensare a gara 4″.
MVP – Donell Taylor: Premio che deriva dalla
straordinaria lucidità del giocatore di Washington durante il match.
Caricato di falli ben presto, Donell è stato capace di non perdere la
concentrazione e fare giocate decisive, per se e per la squadra.
WVP – Bobby Jones: su dieci azioni, nove fa danni
come la grandine e in una compie giocate eccellenti. Troppo ondivago per
questa Roma con due assenze importanti. Spesso commette falli siocchi
che ne condizionano la resa.
Alessandro Caraffi - all-around.net
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