L'Inter di Mazzarri adesso fa paura Grande prestazione, dominio assoluto, 7-0 al Sassuolo


L'Inter di Mazzarri adesso fa davvero paura. Il clamoroso Settebello (7-0) al Sassuolo -primato storico in trasferta-, è un lampo accecante nella corsa-scudetto. Dieci punti dopo quattro gare, e una festa di gioco, occasioni e gol: Palacio, Taider, Alvarez, Cambiasso, un'autorete (Pucino) e poi Diego Milito, ritorno con doppietta. Il segnale è ormai una certezza: l'anti-Juve è anche l'Inter.
Inter senza sorprese, Taider dapprincipio, i "titolarissimi" che piacciono all'allenatore da quattro partite e vocazione nerazzurra che rovescia le tendenze delle prime tre partite, quando occorreva aspettare per vedere i mazzarriani all'attacco e in gol. Qui bastano sette minuti: percussione a sinistra di Nagatomo, assist rasoterra e perfetto per l'accorrere di Palacio, solo e a porta vuota: vantaggio.
Vantaggio che si traduce presto in un dominio interista che sfiora l'imbarazzo. Presing alto, possesso palla, manovra su tutto il fronte d'attacco, tecnica e agonismo, cui il Sassuolo non sembra opporre nemmeno quel che le squadre "minori" oppongono: ovvero la cattiveria. Tant'è che il monologo-Inter si traduce nel 2-0 con un lungo assolo centrale di Guarin, palla per Palacio, tiro che Pomini salva, palla che s'impenna e -ancora a porta vuota- Taider la scaraventa in gol con una mezza acrobazia. E se un tiro di Floro Flores alla mezz'ora intende sussurrare che in campo ci sono anche maglie neroverdi, non esistono dubbi su come la differenza fra le due squadre sia troppa. Davvero troppa.
Il 3-0 è un gol mezzo comico e mezzo tragico, quando su un traversone da destra, Pucino d'addomenta e anziché deviare in angolo e con la pressione di Taider che capisce i patemi dell'avversario tocca il pallone mandandolo in gol, di testa, in compagnia dello scatenato centrocampista interista. Tanto voluto da Mazzarri e tanto bravo già con la Juve. Da qui all'intervallo, l'Inter si concede qualche pausa e distrazione fra metà campo e difesa. Può capitare quando tutto è troppo facile: Mazzarri così avrà modo di rifornire il suo quaderno di appunti con qualche rigo rosso e blu: di rimprovero ai suoi. Mentre Di Francesco ricarica l'attacco con Zaza: un gol potrebbe mai servire?
Il secondo tempo si apre con un paio di idee di Zaza, tanta volontà e due buone conclusioni, cui Handanovic si oppone. Poi è fatale che il Sassuolo in avanti riduca ancor di più le sue scarsissime propensioni difensive e al primo affondo, riecco Palacio che tira in diagonale, Pomini che devia e Alvarez in corsa che deposita il 4-0 nella porta desolatamente vuota. La partita, già finita nel primo tempo può tradurci in un piacevole training in vista del turno infrasettimanele e soprattutto il momento buono per rivedere in campo Diego Milito, sette mesi e otto giorni dopo il crack. Salutato da una ovazione.
E su questa ovazione, il Principe scova anche la strada del gol, su un meraviglioso assist di Alvarez, per il 5-0 che poi Cambiasso arrotonda a sei con un semipallonetto dal limite su assist dello stesso Milito, seppure in offiside (Milito). E la domenica del Principe si completa col gol personale numero due (settimo in totale), con arbitro e guardalinee che non vedono nemmeno i limiti del fuorigioco, trascinati anche loro nella baraonda di quest'Inter così bella da non sembrare vera. E con un Sassuolo così triste -4 gare e 4 sconfitte- da sembrare impossibile.
Nota finale. Si tratta della massima vittoria esterna dell'Inter in serie A su girone unico, nel giorno della sua gara numero 2700 in campionato. In assoluto è la terza volta che in serie A nel girone unico si verifica un 7-0 esterno: il primo lo aveva centrato la Juventus in casa della Pro Patria (10 settembre 1950), nella prima giornata del torneo 1950/51, il secondo è del 27 febbraio 2011, Palermo-Udinese, che fece saltare la panchina rosanero di Delio Rossi. Il record assoluto di una vittoria esterna in serie A è detenuto -a pari merito - da Padova e Milan, con altrettanti 8-0: i veneti si imposero nel derby a Venezia il 20 novembre 1949, i rossoneri a Genova contro il Grifone rossoblu, il 5 giugno 1955. 
 
 LE PAGELLE
Palacio 7,5- Non c'è partita che non lo veda protagonista: movimenti, assist, gol, profondità di gioco. Ovvero come ci sente, da attaccante, uomo-squadra.
Taider 7,5 - Il centrocampista che Mazzarri ha voluto, forse più di ogni altro arrivo. Ripaga attenzioni e fiducia con una partita di qualità, sostanza e gol, protagonista assoluto.
Nagatomo 7 - Rimesso a nuovo da Mazzarri, assieme a Jonathan è la variabile dell'Inter quando attacca, in quel gioco d'aggiramento che crea così tanti problemi. Oggi al Sassuolo, ieri anche alla Juventus, per intenderci.
Alvarez 7,5 - Non ci stancheremmo mai di lodare questo argentino che ha vissuto un anno e mezzo di amarezze e da marzo si è preso in mano l'Inter in crisi di Staramaccioni facendo tutto da solo, e oggi con Mazzarri sta disegnando di sé l'idea del fenomeno: con lampi abbaglianti e un gol-omaggio a Milito che vale (quasi) la commozione.
Milito 7- Rivederlo sette mesi dopo, con un quasi gol immediato e il gol vero dopo nove minuti, è il più bel momento di una domenica felice. Lui è il simbolo del Triplete, potrà esserlo anche dell'Inter di Mazzarri. Una doppietta per il ritorno.
Zaza 6,5 - Entrato a gara compromessa (perché tenerlo in disparte?), è il solo a creare qualche patema alla difesa interista e qualche imbarazzo a Handanovic, sennò il portiere interista avrebbe rischiato il pisolino.
Pucino 4 - Il voto è per lui, a suo modo protagonista dlelo 0-2 e dello 0-3, e per quasi tutto il Sassuolo, difesa e centrocampo e anche per Di Francesco che non si aspettava granché da questa partita, ma così male nemmeno un nemico l'avrebbe prospettata.
 
SASSUOLO-INTER 0-7
SASSUOLO (4-3-3): Pomini 5; Gazzola sv (13' Pucino 4), Rossini 4 (12' st Bianco 4,5), Acerbi 4, Ziegler 4; Chibsah 5 (38' Zaza 6), Magnanelli 5, Kurtic 5; Schelotto 4, Floro Flores 5, Missiroli 5. A disposizione: Pegolo, Rosati, Longhi, Antei, Alexe, Masucci, Marzorati, Farias. All. Di Francesco 4.
INTER (3-5-1-1): Handanovic 6,5; Campagnaro 6,5, Ranocchia 6,5, Juan Jesus 6,5; Jonathan 6,5 (22' st Wallace sv), Guarin 6,5, Cambiasso 7, Taider 7,5 (11' st Kovacic 6,5), Nagatomo 7; Alvarez 7,5; Palacio 7,5 (8' st Milito 7). A disposizione. All. Mazzarri 8.
ARBITRO: Russo 6,5
MARCATORI: 7' Palacio, 23' Taider, 34' Pucino (aut), 8' st Alvarez, 18' st Milito, 30' st Cambiasso, 38' st Milito.
AMMONITI: Magnanelli, Missiroli, Taider, Bianco
ESPULSI: nessuno
di Roberto Omini - tgcom24

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