«La Grissin Bon sa essere più forte della sfortuna»
REGGIO EMILIA. Mentre lo staff biancorosso sta puntando il mirino per individuare il nuovo lungo che dovrà dare consistenza alla Grissin Bon sotto canestro, il presidente della Pallacanestro Reggiana Ivan Paterlini fa il punto su questi primi, intensissimi mesi. Dalla rabbia per i tanti, troppi, infortuni che hanno stravolto gli assetti pensati in estati, alla gioia per il primo posto in graduatoria conquistato nonostante la grande sfortuna, passando dalla delusione per l’eliminazione dall’Eurocup.
«Questa squadra - spiega - è in grado di compiere una metamorfosi ogni gara. La situazione di emergenza causata dagli infortuni che ci hanno perseguitato sin dal precampionato ci ha dato questa capacità. Una squadra così merita di essere in testa alla classifica».
Peccato per l’eliminazione dall’Eurocup...
«Sì, peccato davvero...Sarebbe bastato poco per passare il turno. Ci riproveremo l’anno prossimo».
L’eliminazione avrà un contraccolpo negativo sul bilancio?
«Contavamo sugli incassi della seconda fase e non averli peserà in negativo. Ora ci troviamo a dover risparmiare da qui sino alla fine dell’anno».
Rifareste la scelta di giocare a Bologna?
«Sì. E’ stata una scelta giusta. Non stiamo ad ascoltare le lamentele di quelli che chiamo tifosi fifty fifty...».
Cosa intende?
«Quelli che sono tifosi sono a metà e che trovano sempre scuse. Anche nella prima fase dell’Eurochallege dello scorso anno al Bigi non avevamo avuto più di duemila spettatori di media a gara. In Eurocup se avessimo vinto un po’ di più, avremmo avuto più pubblico. Andare a Bologna poteva servire anche a muovere un po’ le acque con il Comune in prospettiva della ristrutturazione del palaBigi e invece non è servito a nulla...».
Discorso chiuso il restyling dell’impianto di via Guasco?
«Per ora è tutto fermo. Io sono pessimista, ma vedremo quello che succederà...».
Pensate di tornare al pala Dozza per i playoff?
«Per una questione di scaramanzia (ride, ndr) mi avvalgo della facoltà di non rispondere. Comunque a oggi non ne abbiamo ancora discusso seriamente in società».
Ora affrontate la trasferta nella tana di un Sassari decisamente in calo...
«E’ vero: i sardi non sono in un momento bellissimo ma proprio per questo vorranno fare una grande partita. Visto che giocheremo senza un lungo, spero che altri approfittino di questa opportunità».
Intende Pini e Pechacek?
«Sì. Entrambi a Sassari avranno l’opportunità di dimostrare quanto valgono. E’ un’occasione importante per loro, per le loro carriere e anche per noi».
Cervi avrà grandi responsabilità...
«Riccardo è un po’ in affanno e spesso in gara va incontro a problemi di falli. Il motivo? Ha speso molto in nazionale l’estate scorsa e ora accusa un po’ il colpo. Sappiamo cosa sa fare in area e ora più che mai questa squadra ha bisogno di lui. Speriamo si riprenda».
Novità all’orizzonte? E’ in arrivo il nuovo centro?
«Ci stanno offrendo parecchi giocatori e stiamo ragionando su alcuni nomi. Al di là di tutto, ci stiamo prendendo un attimo di respiro per valutare bene la situazione».
Era impensabile trattenere Ksystof Lavrinovic?
«Per questioni di budget sapevamo dall’inizio che non avremmo potuto tenere due Lavrinovic in squadra. Darjus è voluto rimanere e ora speriamo che la riabilitazione post-intervento vada bene. Il nuovo giocatore? Il nostro ds Frosini è al lavoro. Prima di tutto dobbiamo vedere con che modalità ingaggiarlo».
Il 29 dicembre saluterete anche Donell Taylor...
«Mi dispiace tantissimo ma dovremo salutare anche lui. Donell ha fatto anche più di quello che gli era stato chiesto e non posso che dirgli grazie».
Quando rientrerà Kaukenas?
«Speriamo già per l’ultima gara dell’anno. Il suo è stato davvero un infortunio assurdo cui vanno incontro solo pugili e giocatori di hockey, non ai cestisti. Ma quest’anno non abbiamo avuto fortuna, speriamo che la serie negativa sia finalmente conclusa».
Pensando in positivo: OJ Silins è in evidente ripresa, non crede?
«Per fortuna è finito il periodo buio. La ricaduta dopo l’infortunio di agosto aveva avuto un contraccolpo anche a livello psicologico. Ora è tutto passato. Abbiamo bisogno di lui, non dimentichiamoci che questa squadra è stata disegnata attorno a lui e a Cinciarini».
Altre note positivissime sono gli “Splash Brothers” Mussini e Della Valle. Riuscirete a trattenere “Musso” a Reggio anche nelle prossime stagione o pensa che cederà alle sirene d’oltreoceano come, ai tempi, fece Amedeo?
«Il ragazzo è giovane e giustamente deve avere tutto il tempo di pensare. Ci ha detto che non intende affrontare alcun discorso prima della fine del campionato e per il momento è bene non mettergli troppi pensieri, poi lui sa che quando vorrà iniziare a dialogare, noi siamo prontissimi».
Nel frattempo in campo fa grandi cose, così come l’amico Amedeo Della Valle...
«Il progetto su Della Valle ha avuto buon esito in pochissimo tempo. Quando, la primavera scorsa, gli abbiamo sottoposto un contratto quinquennale sapevamo che aveva un talento, lui ha ripagato la nostra grande fiducia dimostrando sin dall’inizio di questa stagione tutto il proprio valore sia in campionato sia in coppa».
La gara con Pistoia del 26 dicembre chiuderà un’annata comunque piena di tante soddisfazioni. Vuole lanciare uno dei suoi proverbiali messaggi?
«Vorrei fare gli auguri di Natale ai lettori della Gazzetta e ai tanti che sono anche nostri tifosi. Vi aspettiamo tutti il 26 al Bigi per festeggiare Santo Stefano: per noi è una doppia festa (il riferimento è al patron Stefano Landi, ndr). E speriamo in una vittoria così la festa sarà addirittura tripla...».
Gazzetta di Reggio
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