Grissin Bon Reggio Emilia in semifinale come ai tempi di Lombardi e Mitchell ma stavolta si può proseguire
REGGIO EMILIA. Diciassette anni fa, la Pallacanestro Reggiana sovvertendo ogni pronostico raggiungeva la semifinale dei play off per la prima volta nella sua storia battendo ai quarti la Benetton in quella che è rimasta agli annali come la "magica notte di Treviso".
Mercoledì sera la Pallacanestro Reggiana ha bissato il record eliminando in un quarto soffertissimo Brindisi in una notta altrettando magica, celebrata però in via Guasco. Tolto il risultato non c'è nulla di identico. La squadra di Mike Mitchell e della stella emergente Gianluca Basile fece un exploit e poi si ritornò "nei ranghi".
Stavolta la musica è totalmente differente. Stavolta, Reggio Emilia va ad affrontare la semifinale scudetto con la consapevolezza di poter andare ancora più avanti. E con la certezza che al di là di come andranno poi a finore le prossime gare, il lavoro fatto quest'anno ha già portato in dote un premio importante: la qualificazione alla prossima edizione dell'Eurocup.
E, pensando in ottica del futuro prossimo, si potrebbe anche sperare di andarsi a giocare nella stagione 2015/16 una "coppetta" ancora più prestigiosa. Arrivare in finale con Milano (o vincere lo scudetto se l'EA7 Emporio Armani dovesse uscire in semifinale con Sassari) significherebbe qualificazione all'Euroleague. Da tempo ormai sogno manifesto del club.
La serie con l'Umana Venezia al via domani sera al Pala Taliercio assume quindi anche un importante significato in ottica futura. Nell'ottica cioè di quel processo di crescita che il club ha inaugurato ormai quattro anni fa e che finora ha dato risultati eclatanti.
Fra Reggio e un sogno c'è però di mezzo un team, l'Umana, e un club storico, la Reyer, che ha lo stesso identico obiettivo, le stesse identiche ambizioni della Pallacanestro Reggiana.
E che, con i reggiani, condivide di fatto un percorso molto simile. Salite dall'allora Legadue, le due società hanno puntato su uno staff solido e su un ambiente innamorato per poter diventare grandi. Per questo, lo scontro che si consumerà in una semifinale al meglio delle sette gare diventa interessantissimo non soltanto per le dirette interessate (e per due piazze appassionate) ma più in generale anche per il movimento cestistico nazionale.
Sia Venezia sia Reggio Emilia arrivano alla semifinale play off con le stesse ambizioni, le stesse aspettative e tutto sommato la stessa condizione psicofisica. Anche l'Umana di Carlo Recalcati s'è qualificata dopo cinque gare combattute, facendo valere il fattore campo nell'ultima gara della serie contro l'AcquaVitasnella Cantù di Metta World Peace.
Non sarà facile per entrambe. Venezia, seconda al termine della regular season, avrà però dalla sua il fattore campo. Ma la Grissin Reggio Emilia può però iniziare la serie forte della certezza che quel campo, il Taliercio,
l'ha già espugnato in campionato il 14 dicembre scorso. E che, dopo quanto visto nelle ultime due gare del quarto di finale con i brindisini dell'Enel, nulla è impossibile alla truppa di Menetti, sempre più convinta dei proprie mezzi e delle proprie possibilità.
Gazzetta di Reggio
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