Grissin Bon Reggio Emilia Reyer Venezia le parole dei due coaches nell'immediata vigilia di gara 5, una partita che può essere decisiva per la serie
RECALCATI
«La
prestazione di venerdì al PalaBigi ci suggerisce siolo una cosa, ovvero
che dobbiamo fare un bagno di umiltà. Prendiamo atto di quanto è
accaduto, lecchiamoci le ferite e cerchiamo di scendere in campo dopo
aver messo a posto soprattutto la testa, provando a recuperare le
energie nervose».
REYER DAI DUE VOLTI
«In
effetti è stata una partita dove non abbiamo capito niente e nel
momento in cui siamo riusciti ad agganciare la Grissin Bon all'inizio
del terzo periodo abbiamo smesso nuovamente di ragionare».
«Sembra
quasi una maledizione. Lavrinovic, Diener, adesso Mussini, ma è un anno
che andiamo avanti così, più ci mancano giocatori e più non molliamo.
Siamo sul 2-2 e la Reyer dovrà ritornare a Reggio Emilia, al Taliercio
sarà una grande battaglia. Magari finiamo prima il campionato perché non
abbiamo più giocatori tesserabili, però non molliamo, però è una
maledizione di cui vorremmo tranquillamente liberarci».
CARICA
«Stiamo
facendo un lavoro fantastico, più problemi abbiamo e più giochiamo
meglio e più siamo forti, non molleremo fino all'ultimo secondo. A
questo punto spero che accada qualcosa a me e non ai giocatori, almeno
c'è Fioretti in panchina per andare avanti, e i miei giocatori possono
andare tranquillamente in campo anche senza di me».
basketnet.it
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