Sport e dieta: allenarsi… a mangiare bene

Il primo esercizio da mettere in pratica, per chi fa sport, è tra i fornelli e il tavolo della propria cucina. Così come l’ultimo. Due momenti fondamentali della giornata di uno sportivo che sono parte integrante dell’allenamento. Perché il cibo ha, per i fitness addicted, una doppia funzione: fornisce l’energia necessaria e ripara e costruisce i tessuti muscolari. L’importante è riuscire ad avere un bilancio energetico equilibrato e non finire per assumere più calorie di quelle richieste o consumate. Circostanza che può capitare spesso soprattutto se non si fa sport a livello agonistico. La parola d’ordine, qualsiasi sport si pratichi, è:variare. Cambiare il più possibile tipo di alimentazione perché ogni cibo contiene differenti tipi di proteine, sali minerali e vitamine.
La dieta, prima (di allenarsi)
Con un pasto completo l’organismo è pronto per affrontare qualsiasi tipo di allenamento. «Tra il pasto e l’inizio dell’attività devono passare, però, almeno tre ore», spiega la dietista Camilla Fiorindi, per oltre dieci anni velocista a livello agonistico, «il tempo che si impiega a digerirlo. Il piatto ideale prevede la presenza di carboidrati e proteine magre (le carni bianche). Il segreto è differenziare il più possibile il tipo di proteine (vegetali e animali sono importanti entrambe) per immagazzinare tutti i vari tipi di amminoacidi essenziali che contengono, fondamentali per la costruzione delle proteine muscolari». Se si ha solo una o due ore di tempo prima di fare sport è meglio nutrirsi con un piatto di carboidrati (pasta, riso, orzo, quinoa, eccetera), utili anche per tenere attive le funzioni cognitive, e posticipare il consumo di carne, più complicata da digerire. Il condimento ideale è quello più leggero: l’olio extra vergine d’oliva. La verdura, invece, è bandita. Via libera per lei solo dopo l’allenamento.
La dieta, dopo (l’allenamento)
legumi sono il piatto jolly da giocare solo dopo aver fatto sport. Contengono, infatti, troppe fibre per essere assunti prima senza causare, durante l’attività, disturbi gastro-intestinali. L’altro alimento ideale per il post allenamento è l’avocado: il suo alto contenuto di grassi mono e polinsaturi, di vitamine e sali minerali riesce a compensare tutte le sostanze perse durante lo sforzo. I carboidrati, al contrario di quanto si possa pensare, sono necessari anche dopo lo sport per reintegrare le scorte di glicogeno muscolare. Per un apporto svelto bastano due o tre fette biscottate o delle albicocche secche. Per chi ha corso/saltato/nuotato/danzato per più di un’ora bere acqua non basta per reintegrare il consumo di sodio e potassio (i sali minerali che si perdono di più durante una disciplina aerobica). “Serve un succo all’albicocca fai-da-te”, continua Camilla, “una bevanda isotonica che riequilibria i livelli di sodio. Basta diluire 200 millilitri di succo di albicocca in 800 millilitri di acqua e poi aggiungerci, al posto dello zucchero, un cucchiaino di sale”. Fondamentale per chi fa stretching e Trx, per conservare un’ottima elasticità dei tessuti, è non avere carenze di magnesio e potassio per non incorrere in strappi, contratture e affaticamento muscolare. Queste sostanze si trovano in grande quantità nella frutta secca e candita.
Questione di vitamine
Le vitamine sono un bagaglio indispensabile per l’organismo, soprattutto quando è sottoposto ad attività fisica. Se il bagaglio è completo, ovvero non ha carenze vitaminiche, aiuta a contrastare fatica, stress e invecchiamento cellulare, a migliorare concentrazione, vitalità e forza per un benessere globale, come il professor Alberto Fidanzavitaminologoitaliano e Presidente del Centro Internazionale di Vitaminologia dell’Università La Sapienza di Roma non smette di ricordarci. Ci sono, però, vitamine più importanti di altre per chi pratica sport. I fitness addicted non devono mai essere carenti di: vitamine del gruppo B (in particolare la tiamina e piridossina) che attenuano la sensazione di fatica, contrastano i crampi e aiutano ad aumentare la massa muscolare;vitamina C, tonificante, migliora la prestazione fisica e la resistenza al freddo (condizione fondamentale per chi fa sport all’aperto); vitamina E e betacarotene, antiossidanti, difendono gli organi dai radicali liberi, molecole prodotte in grande quantità durante l’attività sportiva (gli sport che ne producono di più sono quelli di potenza: tennis, bodybuilding e ciclismo); l’acido pantotenico ha funzioni anti-stress; la niacina regola i ritmi del sonno e favorisce un pieno recupero dell’organismo. Tutte vitamine che si possono assumere con i tanti tipi di integratori esistenti (barrette, snacks, liquidi, in capsule). Anche se si metabolizzano meglio se si assumono tramite il cibo. Ecco perché abituarsi a mangiare sano e in modo differenziato è il primo sforzo che ogni sportivo dovrebbe affrontare.
fonte: Io Donna

Commenti

AimonAdidas launches Metalbone Reserve: Ale Galán's exclusive racquetPRO EDT 2025 COLLECTION
Colors Saldi 40% Ocean Hotels - Coupon -25% Prenota con B&B HOTELS Prenota con B&B HOTELS

Post più popolari