Basket finale scudetto Reggio Emilia - Milano si entra nel vivo, gara5
E siamo ancora qua. Forse in pochi l’avrebbero previsto dopo la doppietta di gare giocate al Forum settimana scorsa e invece Reggio ha ribaltato tutto: inerzia e convinzioni, tranquillità e questioni tattiche. Non il pronostico, perché da questa serie Milano prima la prima candidata a uscirne vittoriosa.
Ora inizia una mini-serie al meglio delle tre gare con due partite in terra lombarda e una a Reggio.
Però guai a guardare troppo avanti, sarebbe peccato mortale arrivati a questo punto.
Dietro l’angolo c’è gara5; basta e avanza.
Già, perché per quanto visto in queste prime quattro partite della serie che assegna lo Scudetto, intensità e “garra” sono in ascesa vertiginosa e se tanto ci da’ tanto, in una eventuale gara7 bisognerebbe attrezzarsi con serie di defibrillatori. Ma non solo per i tifosi biancorossi eh, no no: anche Milano, da questa quattro giorni in terra emiliana, ne esce con i suoi bei pensieri e problemi.
Il 2-2 è meritato, intendiamoci, ma ora si ritorna al Forum e non ci sarebbe da stupirsi se l’EA7 desse fondo a tutte le energie che ha ancora in corpo per ritrovare se stessa – in primis – e la vittoria, provando a giocarsi a Reggio lunedì il primo match ball.
Però la formazione di Menetti sarà diversa da quella dei primi due episodi della finale. Le certezze maturate in gara3 e 4 l’hanno certamente cambiata, dandole maggiore convinzione nei propri mezzi e infondendole fiducia, quella che forse nelle due scoppole milanesi era calata.
Ha ritrovato Aradori la Grissin Bon, che con un primo quarto stellare ha fatto capire a tutti che anche se al 50% lui vuole essere protagonista primario, e soprattutto si è affidata all’esperienza di Darjus Lavrinovic e alla sfrontatezza di un talento puro sempre meno discontinuo e sempre più leader…si, leader, nonostante i 23 anni…offensivo e di ritmo come Amedeo Della Valle.
Poi c’è il “resto”: la leadership totale di Kaukenas che ha preso due gare di pseudo respiro ma è comunque risultato decisivo, c’è la grinta di De Nicolao, che si spera venga lasciato giocare dopo due gare al Forum nel quale i falli lo hanno consegnato al “pino” troppo presto e per troppo tempo, c’è un Polonara che pare fare una fatica del diavolo per poi fare quelle due, tre giocate che ridanno intensità e accendono la squadra biancorossa.
Insomma, è una gara5, le formazioni iniziano a conoscersi molto bene e la differenza la faranno intensità, solidità di squadra e difesa. Certo, l’Olimpia deve registrare qualcosa in più e assumere valium in endovenosa.
Eh sì. A Reggio troppo nervosismo, troppe facce cattive nel senso negativo del termine, troppa lotta a chi riusciva a far più da solo. Serve la squadra per battere Reggio. Guai a pensare che il talento – seppur debordante – lo faccia da solo; contro una difesa come quella della PR, anche il talento più puro batte in tesa. Poi è vero, al Forum Milano è nella sua confort zone e qualcosa di meglio farà di certo, ma attenzione all’approccio contro una Grissin Bon che andrà in terra meneghina con la cattiveria di chi non solo ha messo in piedi la serie, ma anche come quella che dalle due sconfitta è uscita meglio a livello psicologico.
Si entra nel vivo, gara5 sarà una battaglia per deboli di cuore e i biancorossi vogliono fare male alla grande favorita.
Alessandro Caraffi
fonte: Prima Pagina Reggio
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