Sassuolo da... Champions spaventa il super Napoli
REGGIO. In settimana Squinzi ha dichiarato di voler costruire un Sassuolo da Champions ma probabilmente non basterà per trattenere Eusebio Di Francesco, persona concreta e consapevole che un club che punta sui giovani difficilmente può pensare di agguantare un obiettivo così ambizioso. Un conto sono i sogni, un conto la realtà. A meno che sul mercato il Sassuolo non decida di cambiare strategia, iniziando a rinforzarsi con giocatori di livello e non solo con ragazzi di belle prospettive.
Detto questo, il Sassuolo attuale - nonostante assenze e i postumi di una stagione tribolatissima - ha preso in parola Squinzi sfoderando una prova da Champions sotto il profilo tattico e agonistico. Spaventare questo Napoli non è roba da tutti. Quella di Sarri è una macchina da gol e spettacolo, che anche ieri non si è smentita: 70 a 30 il possesso palla, 22 a 6 i tiri in porta. Senza contare i due clamorosi legni colpiti da Mertens e Insigne oltre ad un rigore negato al fenomeno belga. Nonostante questi numeri il Sassuolo non è stato a guardare, con una gara di grandissima applicazione tattica ha contenuto lo strapotere qualitativo dell’avversario, mostrandosi concreto in zona gol al punto da segnare negli unici due tiri nello specchio. Pareggiando con Berardi (al primo gol su azione dopo 8 mesi) la rete iniziale di Mertens, portandosi addirittura in vantaggio con Mazzitelli e cullando per 4 minuti il sogno di tornare - almeno per una domenica - un’ammazzagrandi. Ma sui titoli di coda Milik ha fissato il 2-2, risultato più giusto per il Napoli ma che nulla toglie alla prestazione del Sassuolo. Comprensibile la soddisfazione a fine partita di Di Francesco, intenzionato a concludere la sua esaltante avventura al Sassuolo nel migliore dei modi. La squadra, nonostante una classifica priva di obiettivi, lo sta assecondando. Contro il Napoli tutti hanno giocato con il coltello tra i denti, senza mollare di un centimetro. E i giovani stanno iniziando a fare progressi , in particolare Sensi, Mazzitelli (per lui anche il primo gol in campionato) e pure Ricci, protagonista di un significativo spezzone di partita al posto di un Berardi preda dei crampi.
Partita spettacolare doveva essere, partita spettacolare è stata. Due squadre che si assomigliano nella mentalità offensiva dei propri allenatori anche se il doppio dei punti in classifica la dice lunga sulla straripante differenza di qualità a favore del Napoli. Che inizia subito a fare la partita, reclamando un rigore con Mertens (che ci stava, tocco galeotto di Dell’Orco) e andando vicino al bersaglio grosso soprattutto con Callejon a ridosso della mezzora. Il gol dei partenopei è nell’aria, ma sul finire del primo tempo Berardi spaventa Reina con un diagonale e un minuto dopo un eccezionale salvataggio di Koulibaly toglie a Defrel la palla del vantaggio.
All’intervallo Di Francesco è costretto a bruciarsi due cambi per gli infortuni di Pellegrini e Defrel: al loro posto dentro Mazzitelli e Matri. Il Napoli parte a testa bassa e al 52’ la sblocca: Callejon crossa per Mertens che di testa da dentro l'area piccola insacca, complice una leggera ma ininfluente deviazione di Acerbi. Davvero un gran giocatore il folletto belga, che manda in delirio i tantissimi napoletani presenti al Mapei Stadium. Il Sassuolo ha il merito di non mollare e cinque minuti dopo rimette il match in equilibrio: retropassaggio di testa sciagurato di Hamsik, Berardi evita Reina e deposita in rete.
Sarri non ci sta, incita i suoi ad andare all’assalto. Mertens, sempre lui, colpisce l’incrocio dei pali con una deliziosa punizione, a un quarto d’ora dalla fine lo imita Insigne che centra il palo interno a Consigli battuto. Il gol del sorpasso sembra questione di attimi e invece all’80’ a segno va il Sassuolo: Reina salva su Cannavaro ma l'azione prosegue e Mazzitelli su assist di Ragusa da dentro l'area trafigge il portiere spagnolo. Entra Milik, Napoli tutto in avanti che riacciuffa il pari all’84’: corner di Callejon, deviazione di Albiol, il pallone giunge a Milik che insacca, tenuto in gioco da Ragusa. Nel recupero proteste furibonde del Napoli per un presunto tocco di mano di Cannavaro sul colpo di testa di Mertens, ma Damato vede bene: il capitano neroverde la prende con la testa.
Gazzetta di Modena
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