Grissin Bon avanti con Menetti e Frosini

REGGIO EMILIA. Si continua con Frosini e Menetti. Ieri mattina Pallacanestro Reggiana ha rinnovato per i prossimi due anni i contratti del direttore sportivo Alessandro Frosini e del coach Max Menetti, entrambi in scadenza a fine giugno. I nuovi accordi della durata biennale prevedono un’opzione di uscita in favore della società al termine della prima stagione sportiva, quella che inizierà a settembre e porterà sino al giugno 2018. Si continua con lo stesso assetto che ha portato Pallacanestro Reggiana ai suoi anni più brillanti e ricchi di trofei. Menetti e Frosini hanno iniziato insieme in A2 nel 2012, portando subito Reggio alla promozione e poi a cinque stagioni consecutive ai play off, condite da due finali, una Supercoppa e una Eurochallenge. 

L’ultima annata ha lasciato ferite e scorie, non ultima la ferocissima polemica seguita alle parole di Frosini sugli atleti italiani dedicati più alle loro cifre che ai risultati, ma alla fine vertici biancorossi hanno scelto la continuità. Un ciclo di sei anni è già un’enormità nel basket odierno e ora si punta a raggiungere gli otto anni insieme. Le trattative hanno vissuto i loro fisiologici alti e bassi, fra necessità di chiarimenti e accordi economici da trovare, e anche il legame affettivo con la proprietà (Menetti, Landi e Dalla Salda hanno rapporti personali ormai ventennali) ha inciso. Sarebbe sbagliato leggere tutto in chiave sentimentale, anzi. 

USATO SICURO. Più prosaicamente, entrambe le parti hanno scelto la soluzione più sicura. Da un lato Reggio avrebbe faticato a trovare elementi più affidabili, dall’altro non è che il panorama italiano offra tutte queste sistemazioni appetibili a professionisti di alto livello come Menetti e Frosini. 

Esclusa Milano, rimangono tre o quattro realtà comparabili a Reggio ma certo non nettamente superiori, e i posti chiave liberi erano pochissimi. 

«Ormai li possiamo considerare nostri uomini franchigia, viste le tante stagioni trascorse da entrambi in biancorosso. Con loro abbiamo un rapporto eccezionale ed attraverso un’ampia analisi sul lungo periodo abbiamo ritenuto fosse corretto dare continuità al buon lavoro svolto fino ad ora», ha ribadito l’amministratore delegato Alessandro Dalla Salda. 

Si va avanti così, con una dimostrazione di continuità che diventa anche inevitabilmente un fortissimo segnale alla squadra che ha appena terminato la stagione. E in particolare al nucleo italiano che ne ha rappresentato il cuore, nel bene o nel male. 

IL SEGNALE ALLA SQUADRA. La società ha confermato piena fiducia a Frosini due giorni dopo la presa di posizione sull’atteggiamento degli atleti italiani, e sarà quindi lui a dover gestire tutte le trattative per rinnovi, prolungamenti, uscite o addii. 

Un modo implicito, ma neppure troppo, per schierarsi dalla parte del “manico” direttore sportivo-allenatore, anche perché è difficile immaginare che una persona attenta e misura come Frosini usi parole di quel tipo di getto, senza averle pesate. Anzi. 

LE PRIME INDICAZIONI. La prossima Grissin Bon sarà ancora griffata Frosini-Menetti e questo può dare le prime indicazioni. Alcuni italiani di punta a questo punto sono sempre più destinati ai saluti, si punterà su talenti nostrani da valorizzare pienamente e – per il fronte straniero – su elementi esperti, già rodati, per evitare i dolori di ambientamento dei debuttanti. Con particolare attenzione, come sempre, al mercato europeo prima ancora che a quello americano. Un’altra incognita a cavallo fra campo, panchina e scrivania si chiama Kaukenas. Sono girate tante voci sull’inserimento in organico

del lituano come allenatore, ma ad oggi le probabilità sono basse. Anche perché non è certo detto che Kaukenas – in condizioni fisiche mostruose per un 40enne – voglia davvero ritirarsi. Il primo tentativo ha portato solo rimpianti e un rapido rientro, in fondo.

Gazzetta di Reggio