Inizia la nuova era granata cacciato il ds Grammatica
REGGIO EMILIA. La stagione della Reggiana è finita, a pochissimi passi da quel sogno chiamato serie B che, improvvisamente, era davvero a portata di mano. La Reggiana è stata sconfitta in semifinale da quell’Alessandria che, per la categoria, ha fatto quest’anno investimenti pazzeschi, per acquistare quei giocatori che le permettessero di riuscire a vincere subito. Con ancora la pelle d’oca a pensare agli oltre 3.000 reggiani presenti in Curva Ferrovia, il settore dello stadio Artemio Franchi a loro dedicato, che non volevano lasciare uscire i propri giocatori dal campo, come se fossero loro i vincitori, serve subito iniziare a pensare a quello che sarà il futuro di questa squadra. Futuro che sarà senza il direttore sportivo Andrea Grammatica che, la società, ha deciso di sollevare dall’incarico nella serata di ieri. Il ds granata, ha però appreso la notizia direttamente dal sito ufficiale della società. Grammatica, che mercoledì sera non era nemmeno seduto in panchina al fianco della squadra, è stato l’artefice principale della squadra che, nell’ultimo mese, è stata in grado di far sognare una città intera. La partita di mercoledì sera contro l’Alessandria ha dimostrato che la Reggiana avrebbe già in casa un patrimonio importante su cui lavorare. Delle basi solide su cui costruire un futuro roseo per ricominciare subito l’anno prossimo ad inseguire quella serie B che è sfuggita quest’anno. Perché fin dall’inizio della stagione il ds Andrea Grammatica aveva sempre dichiarato che durante il corso di quest’anno si sarebbero dovute trovare le basi su cui fondare la Reggiana del futuro. Quell’ossatura in grado di dare solidità alla squadra dentro e fuori dal campo, alla quale aggiungere solamente qualche tassello l’anno successivo per provare a vincere. Perché quello che deve essere chiaro all’interno degli uffici di via Mogadiscio e che ha voluto sottolineare anche il tecnico Leonardo Menichini alla vigilia della sfida contro l’Alessandria, è che una città come Reggio Emilia merita di avere una squadra che provi a vincere. E quella squadra adesso c’è. Questo gruppo ha dimostrato di avere la voglia di sacrificarsi, di lottare fino all’ultimo secondo per questa maglia e, sopratutto, di poter essere competitivo contro tutte le avversarie. Per far cadere questa squadra c’è voluto un extraterrestre per la categoria come Pablo Gonzalez, un elemento in grado di fare la differenza anche al piano di sopra e che in semifinale non ha tradito le attese. Sotto i colpi di Cesarini e compagni sono però cadute Feralpisalò, Juve Stabia e Livorno, tutte formazioni ambiziose che contro i granata non hanno avuto alcuno scampo. Tanti giocatori della squadra che mercoledì sera è uscita dal campo dello stadio Artemio Franchi tra gli applausi del proprio popolo sono ancora sotto contratto per la prossima stagione e, molti di loro rimarrebbero a Reggio ben volentieri, per riprovare tutti insieme a conquistare quel sogno che quest’anno è sfuggito. Ripartire da loro e dal direttore sportivo Andrea Grammatica, che ha avuto il grande merito di averla costruita questa squadra, è quello che tutti i tifosi e tutta la città avrebbero meritato. La società però ha fatto scelte diverse e ora si dovrà capire quali sono le intenzioni dei giocatori, che erano molto legati al direttore sportivo. Con Grammatica al timone della squadra di certo molti giocatori che hanno mercato avrebbero rifiutato anche le proposte che dalla categoria superiore, per riprovarci tutti insieme. Come ad esempio il “Mago” Alessandro Cesarini che, proprio Grammatica ha voluto fortemente a Reggio nonostante l’infortunio e che è stato aspettato con pazienza dalla squadra e, una volta ristabilitosi ha disputato un’ottima stagione e ora ha su di se le attenzioni di tantissime squadre di serie B. Cesarini è legato alla Reggiana da un contratto anche per la prossima stagione, ma adesso come tanti vorrà capire quelle che sono le intenzioni della società.
L’alternativa, considerata la scelta fatta dalla società nella serata di ieri, è quella di azzerare tutto e ripartire nuovamente da capo, con un nuovo gruppo di giocatori da costruire e delle basi solide su cui fondare lo zoccolo duro dei quella Reggiana che dovrà nuovamente provare ad inseguire nei prossimi anni la promozione in serie B che quest’anno è stata solo sfiorata.
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