VOLLEY SERIE A 2 Conad, è un fuggi-fuggi: anche Kody lascia Reggio Emilia

REGGIO EMILIA. Dopo l’addio di Dolfo, sul binario della Conad c’è un’altra partenza in programma tra i titolari della scorsa stagione, e che partenza: l’opposto camerunense Yvan Arthur Kody approda in A1 alla Lpr Piacenza.
L’A2 maschile reggiana rimane così orfana del talento che ha cresciuto per tre anni consecutivi portandolo a essere il secondo miglior realizzatore della categoria con 613 punti in 27 partite, dietro solo ad Andrea Argenta di Potenza Picena.
Classe 1991 per 213 centimetri di altezza, Kody si è così messo in luce che Piacenza lo ha voluto strappare alla Conad che avrebbe voluto cullarlo per almeno un altro anno come più volte dichiarato a fine stagione. L’opposto da 22 punti a partita di media invece se ne va in SuperLega e lo fa in una realtà da alta classifica come Piacenza dove potrà continuare il suo percorso di crescita iniziato proprio in quel Volley Tricolore che su di lui ha scommesso tre anni fa.
Con Kody, la Conad perde così un altro pezzo di pregio dopo il saluto di Ludovico Dolfo che rimane però in A2 sposando il progetto della Caloni Agnelli Bergamo, e altri si preparano a partire. Le uniche certezze annunciate dalla società al momento sono il nuovo allenatore l’olandese ma reggiano d’adozione Hendrik Jan Held, che prende il posto di Pupo Dall’Olio in regia, e il ritorno della banda Andrea Ippolito che sulla sua pagina Facebook scrive «Ritorno dov’è iniziata la mia avventura in serie A, in un luogo che mi ha fatto vivere mille emozioni, e ci ritorno più carico che mai».
«Sono felice e orgoglioso di essere il primo camerunese ad aver mai giocato in Superlega, il campionato migliore del mondo – scrive invece Kody in francese sulla sua pagina con seguente traduzione di chi ha ben presto imparato anche l’italiano – con il mio lavoro spero di aprire molte porte alle generazioni future di volley di giovani camerunensi e africani. Perché il lavoro e la perseveranza sono sempre stata la migliore fonte di successo. Spero che il nostro viaggio andrà molto lontano».
Tanti gli apprezzamenti ricevuti dal giovane di talento che era diventato uno dei simboli del Tricolore, sempre pronto a spendersi per la squadra e a mettersi in discussione dopo una rara partita sottotono. Ora per lui si apre la strada dell’A1 mentre il futuro della rosa reggiana rimane ancora tutto da scoprire.
Gazzetta di Reggio

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