Auspichiamo un rinnovamento dello staff segreteria e ufficio stampa che in passato hanno fatto numerosi problemi ad alcuni media locali e blog per la questione accrediti durante le gare (ndr)
La Reggiana ripartirà dai suoi giocatori più forti e, la società ha messo a disposizione il materiale per fare bene in questa categoria. Sono questi i punti cardine da cui partirà la Reggiana di Giuseppe Magalini, che ha subito iniziato a lavorare in vista della prossima stagione perché il tempo stringe, anche se afferma il neo ds «Sono convinto che sarà un mercato lungo. Vogliamo presentarci in ritiro con una rosa che consenta già al tecnico Menichini di lavorare al meglio, ma ci saranno tante situazioni che evolveranno durante tutta l’estate». Magalini era già stato vicino alla Reggiana alcune settimane fa, prima di accettare la corte del Trapani con i granata che ufficializzavano Doriano Tosi, anche se uno dei soci reggiani ha ammesso ieri che Magalini «è sempre stata la prima scelta». «Ci eravamo incontrati, ma io avevo già una situazione avviata con un’altra società e non volevo fare brutta figura - afferma il nuovo direttore sportivo - per questo avevo declinato la proposta della Reggiana. Dopo pochi giorni a Trapani però ho dato le dimissioni perché spostarmi in continuazione in aereo mi mette un po’ l’ansia e, quando mi è arrivata la chiamata della Reggiana ho accettato subito. Ha pesato anche il fatto che ci conoscessimo già». Magalini ha subito le idee chiare su quello che è il lavoro da fare: «Doriano Tosi, che è un amico, aveva già iniziato a lavorare e le linee guida della società non sono cambiate. La nostra intenzione è quella di non privarci dei nostri giocatori più forte, perché se la squadra l’anno scorso è arrivata alle semifinali playoff vuol dire che è forte. Non sarà facile replicare quel risultato anche se i tifosi si aspettano la serie B, ma noi ci proveremo. Credo che il primo momento per capire quello che potremmo fare sarà alla fine di agosto, alla chiusura del mercato». Con la società è stato immediatamente definito un piano sportivo in linea con la categoria: «Sappiamo bene quelle che sono le risorse a nostra disposizione - ha affermato subito Magalini - con la società abbiamo immediatamente stilato quello che sarà il piano di lavoro sportivo per andare a costruire la formazione che parteciperà al prossimo campionato. Le spese, che non sono aumentate rispetto a quelle stabilite con Doriano Tosi, sono in linea con la categoria». Mercato che dovrà rispettare le regole della Lega sul numero limitato di “over” in rosa: «Ovviamente sono un impiccio, ma sappiamo che non possiamo fare altro che adattarci». Il neo ds granata non ha parlato con i giocatori dei cambiamenti avvenuti: «Ho parlato solo con il capitano, ma non con gli altri. Ho voluto parlare con lui per il ruolo che ricopre in squadra, ma per il resto non dovrò spiegare nulla agli altri giocatori. Ci incontreremo quando sarà il momento giusto e avremo tutto il tempo per conoscerci al meglio». Spanò, Sabotic, Maltese e altri però potrebbero chiedere di essere ceduti avendo altre proposte: «Non ci sono dei giocatori insostituibili. Se ci saranno delle condizioni per noi vantaggiose in sede di mercato e riusciamo a colmare una partenza i giocatori potranno partire. In caso contrario ci si parlerà e si troverà una soluzione. Anche a me piacerebbe andare alla Juventus ma non mi vogliono». Un capito a parte lo meritano Ettore Marchi e i due portieri, Simone Perilli e Davide Narduzzo: «Nessuna società può pensare di prendere Ettore Marchi a condizioni favorevoli solamente perché ha fatto male l’anno scorso. Se poi via da Reggio dovesse fare bene faremmo una brutta figura. Vedremo l'evolversi della sua situazione, ma per farlo partire deve esserci una proposta soddisfacente per noi. I portieri invece potrebbero cambiare entrambi, è una situazione che stiamo valutando». Il neo ds non si scompone nemmeno quando deve parlare del proprio coinvolgimento nel calcio scommesse dove, squalificato per 3 anni, patteggiò 15 mesi: «Io come tanti altri siamo stati vittime di Gervasoni che, come coloro che hanno messo in piedi tutto il problema sono dei veri e propri delinquenti. Personalmente
sono sollevato dal fatto che nel momento in cui hanno fatto i controlli non hanno trovato nessun mio coinvolgimento in telefoni e computer. Fortunatamente sono potuto uscire pulito da quella brutta vicenda. Adesso è tutto alle spalle e ho potuto riprendere regolarmente a lavorare.
Gazzetta di Reggio
Commenti