Fastweb-Trenkwalder (posticipo): i numeri, i coach, le curiosità
21/02/2010 14:23 - di Fabrizio Pungetti / Uff. Stampa Legadue
I NUMERI – Squadre operaie e di grande intensità difensiva quindi non nella classifiche di Legadue dei singoli non hanno particolari protagonisti che svettano. Tra i marcatori, Jackson è 17mo con 17.3 ppg, Smith 33mo con 14.6, Fantoni 36mo con 14.05, Marigney 39mo con 13.9 a gara. In valutazione, Fantoni 21mo con 15.5 a gara, mentre per Reggio il top è l’ex Smith 27mo con 14.5 a gara. Da due, ottimo invece il quarto posto di Fantoni con 62.8%, poi molto più indietro Smith 17mo con 54.8%, Melli 24mo con 53.3%. Da tre, invece brilla Fultz quinto assoluto in legadue
con 43.04%, e anche buono il sesto posto di Gorge con 42.1%, Marigney 16mo con 40%, jackson 19mo ocn 39.6% (Ferrero ha un ottimo 44.8% ma nno è in graduatoria per il minor numero di tiri tentati giocando 14’ a gara). Nel totale tiri ancora eccellente Fantoni secondo con 60.5%, Smith nono con 51.6%. Nei liberi, Jackson è quarto con un 88.6% di grande livello, poi si scende al 20mo posto di Marigney con 74.6,. Nelle stoppate, troviamo Melli all’11mo posto con 0.8 a gara, seguito da Frosini 14mo con 0.7 e gorge è 21mo con 0.45 a gara. Nei rimbalzi difensivi, il duello è tra Gorge ottavo con 5.3 a gara e Smith non con 5.1 a gara. In quelli offensivi, Fantoni 11mo 2.8 a gara, Smith 18mo ocn 2.05 a gara. Nel totale, Gorge è decimo con 7.7 a gara, Melli e Smith dodicesimi con 7.3, Fantoni 17mo ocn 6.2 a gara. Nelle palle perse, entrambe non hanno grandi spreconi: Melli è 21mo con 2.8 a gara, Fultz 31mo con 2.6, 54mo Fantoni con 2.2 a gara. Neanche in quelle recuperate grandi evidenze: Melli 56mo con 1.5 a gara, Casale non ha nessuno nei primi 60 di legadue. Negli assit, Fultz è l’unico presente nella graduatoria di legadue nei primo 20, con 2.7 è 15mo, ma Leviìn con 5 gara sarebbe primo assoluto, ma avendo giocato per ora solo 7 gare non ha il minimodi gare necessario per entrare nella classifica di Lega. Nei falli subiti, Fantoni è al sesto posto assoluto, secondo degli italiani, e primo tra i lunghi, con 5.3 a gara, Reggio Emilia ha solo Marigney nei primi 30, l’USA è 26mo con 3.8 a gara. A livello di squadra traspare, la quadratura di Casale e la vocazione difensiva di reggio Emilia. La Junior è nona per punti segnati con 78.5 a gara, la Reggiana solo 13ma con 76.3; mai n quelli subiti, la squadra di Ramagli è imbattibile, prima assoluta con 73.6 a gara, nel limbo a metà classifica, quella di Crespi, ottava con 78.7 a gara. In valutazione, settima la Trenkwalder con 93.7 a gara, la Fastweb è 123ma con 88.1 a gara. Da due niente di eccezionale entrambe. 11ma Reggio Emilia con 52.1%, 12ma Casale con 51.9%. Da tre meglio i piemontesi, settimi con 37.3%, gli emiliani sono 13mi con un 33.4% appena sufficiente. Nel totale tiri, più equilibrata la Trenkwalder nona con 46.7%, Fastweb a un pelo, decima con 46.6%. Nei liberi, ottava la Junior con 71.5%, Reggiana decima con 70.2%. Nelle
stoppate, la squadra reggiana ha un buon quarto posto con 2.7 a gara che testimoniano una buona intimidazione,Casale è settima con 2.1 a gara. Nei rimbalzi difensivi, predomina come in tutte le voci a rimbalzo Reggio Emilia, prima assoluta, contro il 14mo posto di Casale, In quelli offensivi, Trenkwalder quarta e Fastweb 12ma e nel computo totale Reggio Emilia è la più forte del torneo con 38.7 a gara, Casale 13ma con 32.3 a gara. Nelle perse, Casale evidenzia la sua sostanza e quadratura, è quella che ne perde meno con 13.6 a gara, Reggio 11ma con 17.4 a gara. Nelle recuperate, poco reattive entrambe: 14ma Reggio con 15.7 a gara, solo ultima Casale con 13.9 a gara. Negli assist, anche qui emerge la poca brillantezza delle due squadre (ma a Casale dall’arrivo di Levin la tendenza è invertita): penultima la squadra di Crespi con 8.2 a gara. Ultima quella di Ramagli con 7.6 a gara. Nei falli subiti, si conferma una pericolosità non diffusa. Nona Reggio Emilia con 21.6 a gara, 12ma Casale con 20.9 a gara. Non fanno grandi numeri, Fastweb e Trenkwalder, ma vanno al sodo.
I COACH – Sfida fra maestro e allievo, Ramagli è stato vice. Per Marco Crespi un curriculum di tutto rispetto, cresciuto alla scuola Olimpia Milano. Nato a Varese il 2 giugno 1964, segno dei gemelli, comincia nel settore giovanile dell’Olimpia Milano, suo club di formazione dove dal ’90 al ’97 è anche assistent coach prima di D’Antoni (con cui arriva a una Final Four di Eurolega nel ’92 e vince la Korac nel ’93) e di Tanjevic ( con cui vince nel ’96 scudetto e Coppa Italia). Dal club alla Nazionale, nel triennio ‘97/’00. Come assistente del CT , e suo mentore,Tanjevic (oro agli europei ’99 e quinto posto alle Olimpiadi del duemila), contemporaneamente è Capo Allenatore dell’Under 22 (quinto agli Europei 098) e della nazionale Universitaria (terzo alle Universiadi ’97). Nel ’98, però, c’è anche il ritorno al club d’origine: capo allenatore dell’Olimpia Milano. Due stagioni, un quinto e un ottavo posto. Il fine millennio lo vede a Biella vincere il torneo di Legadue, con la storica promozione del club piemontese che, l’anno dopo, alle Final Eight di Coppa Italia per un pelo non elimina la Virtus Bologna. Nello stesso anno, viene eletto “coach of the year”. A quel punto il salto internazionale, in Spagna a Siviglia (nono posto) e il ritorno in Italia a Pesaro. . . L’anno dopo, grazie alla sua grande competenza e passione per il basket americano, diventa consulente europeo dei Phoenix Suns e l’anno successivo anche dei mitici Boston Celtics. Con Pesaro, nel 200b 5, in campionato le cose vanno così così (nono posto), meglio in Eurolega dove entra nelle prime otto. Nella stagione ‘05/’06 Phoenix lo nomina direttore dello scouting internazionale e l ‘anno dopo l’approdo a Casale per un progetto che vuol far crescere ancora il club del presidente Cerutti. In totale, per lui da allenatore nei due campionati professionistici 140
vittorie e 269 presenze (52.%), di cui 47 su 117 in Lega A (40.6%) e 95
su 152 (62.5%)nella seconda serie pro, da quando è diventata Legadue il parziale è 117 presenze con questa gara, 63 vittorie(54.3%), tutte negli ultimi quattro anni sulla panchina Junior. Alessandro Ramagli, nato a Livorno il 1 aprile 1964, ha iniziato negli '80 come vice-allenatore di Claudio Bianchi nella Libertas Livorno. Con i nati nel 1974 arriva più volte alle finali nazionali. In quegli anni si occupa anche di insegnare il basket direttamente nelle scuole elementari di Livorno. I primi successi professionali cominciano negli anni Novanta come assistant coach prima alla Libertas e poi della Don Bosco Livorno. Subentra a Stefano Michelini come head coach dell Livorno Basket nel Dicembre 1999 portando, nonostante la cessione di Samuele Podestà, il ritiro di Michael Ray Richardson e l'infortunio di Myron Brown la squadra dalla zona retrocessione ad un passo dalla finale promozione per la serie A1. A causa di una instabilità societaria non viene confermato e nel 2000 passa alla Pallacanestro Biella, per diventare vice di Marco Crespi, con il quale riesce a portare la squadra piemontese in Serie A1. L'anno dopo diventa head coach, sempre a Biella, dove restera fino al 2006 e riuscirà a raggiungere i play-off per due stagioni.Nel gennaio 2007 viene chiamato nella panchina della Scavolini Pesaro e riesce a portare anche questa squadra alla promozione.Nel giugno 2007 viene ingaggiato dalla Benetton Treviso, ma dopo un record negativo di 8 sconfitte in 10 gare lascia il suo incarico sulla panchina biancoverde. [1] Da gennaio 2009 sostituisce Franco Marcelletti sulla panchina della Trenwalder Reggio Emilia in LegaDue. Ad Alessandro Ramagli è riconosciuta la dote di "formatore" di campioni, tra i quali, scoperti dal tecnico livornese, basti citare: Matteo Soragna, Mike Batiste, Jamel Thomas, Marco Carraretto, Fabio Di Bella, Luca Garri, Andrea Michelori, Mario Austin, Guilherme Giovannoni e Thabo Sefolosha. Fuori dal campo, è sposato con Claudia ed è papà di due figlie. Fin qui, in tre stagioni in Legadue, totalizza domani 42 presenze, 20 vittorie (48.7%).
I NUMERI – Squadre operaie e di grande intensità difensiva quindi non nella classifiche di Legadue dei singoli non hanno particolari protagonisti che svettano. Tra i marcatori, Jackson è 17mo con 17.3 ppg, Smith 33mo con 14.6, Fantoni 36mo con 14.05, Marigney 39mo con 13.9 a gara. In valutazione, Fantoni 21mo con 15.5 a gara, mentre per Reggio il top è l’ex Smith 27mo con 14.5 a gara. Da due, ottimo invece il quarto posto di Fantoni con 62.8%, poi molto più indietro Smith 17mo con 54.8%, Melli 24mo con 53.3%. Da tre, invece brilla Fultz quinto assoluto in legadue
con 43.04%, e anche buono il sesto posto di Gorge con 42.1%, Marigney 16mo con 40%, jackson 19mo ocn 39.6% (Ferrero ha un ottimo 44.8% ma nno è in graduatoria per il minor numero di tiri tentati giocando 14’ a gara). Nel totale tiri ancora eccellente Fantoni secondo con 60.5%, Smith nono con 51.6%. Nei liberi, Jackson è quarto con un 88.6% di grande livello, poi si scende al 20mo posto di Marigney con 74.6,. Nelle stoppate, troviamo Melli all’11mo posto con 0.8 a gara, seguito da Frosini 14mo con 0.7 e gorge è 21mo con 0.45 a gara. Nei rimbalzi difensivi, il duello è tra Gorge ottavo con 5.3 a gara e Smith non con 5.1 a gara. In quelli offensivi, Fantoni 11mo 2.8 a gara, Smith 18mo ocn 2.05 a gara. Nel totale, Gorge è decimo con 7.7 a gara, Melli e Smith dodicesimi con 7.3, Fantoni 17mo ocn 6.2 a gara. Nelle palle perse, entrambe non hanno grandi spreconi: Melli è 21mo con 2.8 a gara, Fultz 31mo con 2.6, 54mo Fantoni con 2.2 a gara. Neanche in quelle recuperate grandi evidenze: Melli 56mo con 1.5 a gara, Casale non ha nessuno nei primi 60 di legadue. Negli assit, Fultz è l’unico presente nella graduatoria di legadue nei primo 20, con 2.7 è 15mo, ma Leviìn con 5 gara sarebbe primo assoluto, ma avendo giocato per ora solo 7 gare non ha il minimodi gare necessario per entrare nella classifica di Lega. Nei falli subiti, Fantoni è al sesto posto assoluto, secondo degli italiani, e primo tra i lunghi, con 5.3 a gara, Reggio Emilia ha solo Marigney nei primi 30, l’USA è 26mo con 3.8 a gara. A livello di squadra traspare, la quadratura di Casale e la vocazione difensiva di reggio Emilia. La Junior è nona per punti segnati con 78.5 a gara, la Reggiana solo 13ma con 76.3; mai n quelli subiti, la squadra di Ramagli è imbattibile, prima assoluta con 73.6 a gara, nel limbo a metà classifica, quella di Crespi, ottava con 78.7 a gara. In valutazione, settima la Trenkwalder con 93.7 a gara, la Fastweb è 123ma con 88.1 a gara. Da due niente di eccezionale entrambe. 11ma Reggio Emilia con 52.1%, 12ma Casale con 51.9%. Da tre meglio i piemontesi, settimi con 37.3%, gli emiliani sono 13mi con un 33.4% appena sufficiente. Nel totale tiri, più equilibrata la Trenkwalder nona con 46.7%, Fastweb a un pelo, decima con 46.6%. Nei liberi, ottava la Junior con 71.5%, Reggiana decima con 70.2%. Nelle
stoppate, la squadra reggiana ha un buon quarto posto con 2.7 a gara che testimoniano una buona intimidazione,Casale è settima con 2.1 a gara. Nei rimbalzi difensivi, predomina come in tutte le voci a rimbalzo Reggio Emilia, prima assoluta, contro il 14mo posto di Casale, In quelli offensivi, Trenkwalder quarta e Fastweb 12ma e nel computo totale Reggio Emilia è la più forte del torneo con 38.7 a gara, Casale 13ma con 32.3 a gara. Nelle perse, Casale evidenzia la sua sostanza e quadratura, è quella che ne perde meno con 13.6 a gara, Reggio 11ma con 17.4 a gara. Nelle recuperate, poco reattive entrambe: 14ma Reggio con 15.7 a gara, solo ultima Casale con 13.9 a gara. Negli assist, anche qui emerge la poca brillantezza delle due squadre (ma a Casale dall’arrivo di Levin la tendenza è invertita): penultima la squadra di Crespi con 8.2 a gara. Ultima quella di Ramagli con 7.6 a gara. Nei falli subiti, si conferma una pericolosità non diffusa. Nona Reggio Emilia con 21.6 a gara, 12ma Casale con 20.9 a gara. Non fanno grandi numeri, Fastweb e Trenkwalder, ma vanno al sodo.
I COACH – Sfida fra maestro e allievo, Ramagli è stato vice. Per Marco Crespi un curriculum di tutto rispetto, cresciuto alla scuola Olimpia Milano. Nato a Varese il 2 giugno 1964, segno dei gemelli, comincia nel settore giovanile dell’Olimpia Milano, suo club di formazione dove dal ’90 al ’97 è anche assistent coach prima di D’Antoni (con cui arriva a una Final Four di Eurolega nel ’92 e vince la Korac nel ’93) e di Tanjevic ( con cui vince nel ’96 scudetto e Coppa Italia). Dal club alla Nazionale, nel triennio ‘97/’00. Come assistente del CT , e suo mentore,Tanjevic (oro agli europei ’99 e quinto posto alle Olimpiadi del duemila), contemporaneamente è Capo Allenatore dell’Under 22 (quinto agli Europei 098) e della nazionale Universitaria (terzo alle Universiadi ’97). Nel ’98, però, c’è anche il ritorno al club d’origine: capo allenatore dell’Olimpia Milano. Due stagioni, un quinto e un ottavo posto. Il fine millennio lo vede a Biella vincere il torneo di Legadue, con la storica promozione del club piemontese che, l’anno dopo, alle Final Eight di Coppa Italia per un pelo non elimina la Virtus Bologna. Nello stesso anno, viene eletto “coach of the year”. A quel punto il salto internazionale, in Spagna a Siviglia (nono posto) e il ritorno in Italia a Pesaro. . . L’anno dopo, grazie alla sua grande competenza e passione per il basket americano, diventa consulente europeo dei Phoenix Suns e l’anno successivo anche dei mitici Boston Celtics. Con Pesaro, nel 200b 5, in campionato le cose vanno così così (nono posto), meglio in Eurolega dove entra nelle prime otto. Nella stagione ‘05/’06 Phoenix lo nomina direttore dello scouting internazionale e l ‘anno dopo l’approdo a Casale per un progetto che vuol far crescere ancora il club del presidente Cerutti. In totale, per lui da allenatore nei due campionati professionistici 140
vittorie e 269 presenze (52.%), di cui 47 su 117 in Lega A (40.6%) e 95
su 152 (62.5%)nella seconda serie pro, da quando è diventata Legadue il parziale è 117 presenze con questa gara, 63 vittorie(54.3%), tutte negli ultimi quattro anni sulla panchina Junior. Alessandro Ramagli, nato a Livorno il 1 aprile 1964, ha iniziato negli '80 come vice-allenatore di Claudio Bianchi nella Libertas Livorno. Con i nati nel 1974 arriva più volte alle finali nazionali. In quegli anni si occupa anche di insegnare il basket direttamente nelle scuole elementari di Livorno. I primi successi professionali cominciano negli anni Novanta come assistant coach prima alla Libertas e poi della Don Bosco Livorno. Subentra a Stefano Michelini come head coach dell Livorno Basket nel Dicembre 1999 portando, nonostante la cessione di Samuele Podestà, il ritiro di Michael Ray Richardson e l'infortunio di Myron Brown la squadra dalla zona retrocessione ad un passo dalla finale promozione per la serie A1. A causa di una instabilità societaria non viene confermato e nel 2000 passa alla Pallacanestro Biella, per diventare vice di Marco Crespi, con il quale riesce a portare la squadra piemontese in Serie A1. L'anno dopo diventa head coach, sempre a Biella, dove restera fino al 2006 e riuscirà a raggiungere i play-off per due stagioni.Nel gennaio 2007 viene chiamato nella panchina della Scavolini Pesaro e riesce a portare anche questa squadra alla promozione.Nel giugno 2007 viene ingaggiato dalla Benetton Treviso, ma dopo un record negativo di 8 sconfitte in 10 gare lascia il suo incarico sulla panchina biancoverde. [1] Da gennaio 2009 sostituisce Franco Marcelletti sulla panchina della Trenwalder Reggio Emilia in LegaDue. Ad Alessandro Ramagli è riconosciuta la dote di "formatore" di campioni, tra i quali, scoperti dal tecnico livornese, basti citare: Matteo Soragna, Mike Batiste, Jamel Thomas, Marco Carraretto, Fabio Di Bella, Luca Garri, Andrea Michelori, Mario Austin, Guilherme Giovannoni e Thabo Sefolosha. Fuori dal campo, è sposato con Claudia ed è papà di due figlie. Fin qui, in tre stagioni in Legadue, totalizza domani 42 presenze, 20 vittorie (48.7%).
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