Orgoglio Trenkwalder, la vetta è a un passo

08/02/2010 09:23 - MAURO GRASSELLI - La Gazzetta di Reggio
REGGIO. La Trenkwalder batte al fotofinish una Bialetti Scafati mai doma e sale a 2 punti dalla capolista Sassari, sconfitta in casa da Brindisi, altra squadra che condivide con Reggio il secondo posto.
La vittoria reggiana è arrivata al termine di un lunghissimo testa a testa. Scafati ha picchiato forte dall’arco con Goss 84/5) e Apodaca (3/8), concedendo poco in difesa e a rimbalzo (43-41 per la Trenk). I biancorossi sono partiti bene, poi si sono infilati in un tunnel lungo 5 minuti, nel 2º quarto. Finiti a -8, sono stati capaci di non cedere al cinismo della squadra campana e a certe opinabili fischiate. La svolta nell’ultimo quarto, quanto Reggio è salita per 3 volte a +8. Ma l’adrenalina è corsa sino alla fine, quando una bomba di Fattori ha portato Scafati a +1 e Nicolò Melli ha risposto sulla sirena dei 24”.
TESTA A TESTA. Reggio apre con una bomba di Marigney, un canestro di Smith e una stoppata di Melli. Scafati reagisce con Muurinen e Chiacig. Le triple del finlandese-scafatese e Fultz tengono le squadre a contatto. La Trenk si carica di falli. Ramagli mette dentro Frosini al posto di Smith, ma il centrone italiano parte con uno 0/2 dalla lunetta, un errore da sotto e una sportellata-gol di Chiacig (15-19). Eppure la Trenk arriva alla prima sirena avanti di 1 con una bomba di Fultz e una penetrazione di Marigney negli ultimi secondi del tempino. La seconda frazione inizia con una Trenk che pare intenzionata a tentare la fuga: 24-19 con un canestro di Pugi e un 2/2 di Verri dalla riga bianca. Ma lì cala il sipario. La Bialetti infila un parziale di 13-0 alimentato dalle triple di Ruini e Filloy e dai canestri da sotto di Chiacig: 24-32.
FASE REM. E la Trenk? In fase Rem. Anche i tifosi sembrano in piena pennica vespertina, mentre in campo il gioco biancorosso è un caleidoscopio di pallamano, curling e mosca cieca, frutto di un illegittimo impedimento a far canestro. Il sonno reggiano termina dopo cinque interminabili minuti grazie a Paulino Marigney: penetrazione-gol seguita da una bomba. Scafati non fa una piega, ma ora Reggio c’è, e arriva all’intervallo sotto di 3 con una schiacciata di Smith, servito da Marigney.
Nell’intervallo la Trenk realizza che la bagarre premia la Bialetti. Al rientro, Scafati macina punti e balza a +7. Reggio risponde con le triple di Smith e Fultz. Poco dopo, ecco il sorpasso (46-45) con una bomba di Marigney al termine di una splendida azione reggiana. Un antisportivo fischiato a Smith anima il palazzo, così come alla fine del 3º quarto, quando Kudlacek scippa Apodaca ma per l’arbitro la palla è uscita.
LA DIFESA. Decisiva, nell’ultima frazione, l’aggressività con cui i biancorossi difendono il loro cestino. Bomba di Pugi, poi i primi 2 punti di Melli, in schiacciata. Muurinen s’aggrappa a Pugi in stile koala, ma non è antisportivo (2/22 dalla riga). Fultz infila al 2º tentativo. Apodaca sevizia Pugi - che somatizza - ma anche questo non è antisportivo (0/2 dalla lunetta). Reggio a +8 (62-54) a 4’01” dalla fine. Due falli di Pugi rischiano di rovinare la festa: il 1º su Goss, che infila da 3 e sbaglia l’aggiuntivo; il 2º su Chiacig, che va a rimbalzo: 2/2 e 62-59. Melli fa ferro-ferro-gol. Bomba di Goss e gancio di Frosini: 66-62. Goss accorcia e Fattori realizza dall’arco, in una volta sola, i 3 punti di serata: 66-67 a un giro di lancette dalla fine.
MELLI-FULTZ. Gol di Melli sulla sirena dei 24”. Lo stesso Golden Boy fa 1/2 dalla lunetta (69-67) a -26”. Apodaca sbaglia dall’arco, Fultz cattura il rimbalzo e subisce fallo: 2/2 (71-67) a 4 secondi e mezzo dalla fine. Finita lì? No: bomba di Apodaca. Ma non c’è più tempo, perché la clessidra dice che Reggio è a un passo dalla capolista.

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