Trenkwalder, Ramagli: Smith decisivo con un'azione difensiva

08/02/2010 09:43 - Adelmo Tagliavini - Informazione Reggio Emilia
Alessandro Ramagli si presenta in sala stampa con la contentezza dipinta sul volto per la vittoria ottenuta dalla Trenkwalder.
Che gara è stata, coach?
Si è trattato di un successo sudato giunto al termine di una gara sofferta che abbiamo saputo girare con energia, quando l’avversario era sul punto di prendere il largo. Scafati ha tirato con percentuali basse di realizzazione e la cosa è avvenuta per merito nostro.
Quando la svolta?
Ad inizio terzo quarto. Siamo scesi in campo con la giusta determinazione e questo ci ha permesso di agganciare prima poi superare l’avversario. Abbiamo saputo imporci mettendo in mostra lo spirito giusto e l’atteggiamento che serve per far risultato in gare complicate. Sono contento perché la squadra sta giocando una stagione molto positiva che mi sta dando grandi soddisfazione.
Nessun titolo roboante, quelli li tengo per me.
Successo del gruppo.
La nostra è una squadra dove tutti sanno rendersi importanti e che ogni domenica mette in mostra un protagonista diverso. Questo avviene perché abbiamo tanti giocatori pronti a sbucciarsi le ginocchia per il bene comune.
Fultz stellare.
Non ha sbagliato niente in fatto di lucidità, precisione ed equilibrio, un giocatore vero. La sua gara va registrata ed ammirata quando arriveranno i momenti negativi.
Qual è stata l’azione decisiva della gara?
Quella di Smith nel finale. Non è necessario rivelarsi determinante per un canestro segnato, si può essere importanti anche con un raddoppio sull’azione del possibile nuovo vantaggio di Scafati, quando la Trenkwalder si trovava avanti sul 68-66.
Prima che l’attaccante andasse al tiro, aveva anche chiesto ai suoi di commettere fallo tattico.
Sì, perché preferisco terminare le gare col possesso offensivo piuttosto che dovermi difendere. Ma in questo frangente, la Bialetti è stata brava a conservare la sfera provando l’azione decisiva con Apodaca (fallo?), ma questa volta la buona sorte ci ha premiato.
Gli errori dalla lunetta (1su4) di Frosini e Pugi potevano costar cari.
Serve una maggiore precisione, ma Alessandro ha giocato 23 minuti con grande fatica per problemi alle ginocchia, Federico ha sbagliato dopo aver fatto doppietta qualche istante prima.
Parla Calvani
Complimenti alla Trenkwalder ma per noi si tratta di una delle peggior gare al tiro.
Rammarichi?
Sì, nel primo tempo quando dovevamo essere avanti di almeno dieci lunghezze.
Il canestro decisivo?
Dopo la tripla di Fattori, Melli ha segnato un canestro dalla distanza allo scoccare dei 24 secondi che di fatto ha ribaltato la contesa col vantaggio reggiano che s’è portato sul 68-67. Da quel momento la gara si è girata a favore della Trenkwalder.

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