Final 4 LegaDue: Veroli prima finalista

SASSARI. È la Prima Veroli la vincente della prima semifinale delle Final Four di Legadue. Al PalaSerradimigni la Reale Mutua Assicurazioni Cup vede di scena una sfida dalla blanda intensità, portata a casa dai ciociari per 77 a 49 contro una Reggio Emilia che non ha certamente onorato la sua presenza alla manifestazione.

La seconda finalista uscirà dal match più atteso dal pubblico sassarese, quello fra la Dinamo Banco di Sardegna e la Enel Brindisi.

Quintetti: Ramagli manda in campo Fultz, Marigney, Boscagin, Melli e Smith; Cancellieri invece schiera Draper, Nissim, Rosselli, Gatto e Hines.

1°Q.: Ritmi piuttosto bassi fin dalle prime battute: Veroli ne approfitta con il mini-allungo (5-0 al 2’), firmato dai suoi americani. Fultz manda a referto la Reggiana ma Melli è costretto a sedersi con 2 falli a carico, sostituito da Frosini. Smith fa sentire il proprio atletismo sotto le plance, anche se Hines è un brutto cliente. Tuttavia il clima continua ad essere piuttosto balneare (9-11 al 7’), nonostante l’intensità di Frosini, che va la voce grossa a rimbalzo. Cancellieri inserisce Rossi per un irriconoscibile Nissim e tenta di allungare la difesa, che mostra quantomeno un minimo di aggressività, malgrado gli errori da una parte e dell’altra siano davvero grossolani. È ancora Hines dalla lunetta a garantire ai giallorossi 4 lunghezze di vantaggio al primo mini-riposo. 13-17.

2°Q.: Le triple dall’angolo di Gigena e Gatto scavano il primo solco della partita (13-23 al 12’). Reggio reagisce con il piazzatone di Frosini e l’esplosività di Marigney, mentre Melli non smette di litigare con il ferro. Alla fine un’altra tripla di Gatto e il solito Gigena regalano a Veroli il massimo vantaggio (17-30 al 15’), che è pure poco punitivo per una Reggio Emilia veramente inguardabile. Si rivede dopo lunga latitanza Smith, seguito dal “goal” di Boscagin, ma la sensazione è che ci sia solo una squadra in campo (23-35 al 17’). Fultz la mette da fuori, ma Melli e Smith falliscono gli ennesimi rigori e la musica – entrando negli spogliatoi – non cambia. Tanto per gradire, alcune statistiche: valutazione 52-15 Veroli; Reggio con 11/35 dal campo e 10 perse. Il meno -11 è un saldo. 27-38.

3°Q.: Al rientro dagli spogliatoi Veroli parte col piede sull’acceleratore: Draper infila una tripla importante, Hines un’affondata che scuote un po’ il clima da amichevole che si respira. Un lay-up di Nissim costringe Ramagli al timeout obbligatorio, con i sui sotto di 16 (29-45 al 24’). Si torna in campo e – se ci fosse bisogno di ulteriori conferme – Veroli ruba palla due volte, andando a segno con Hines e Rosselli uno vs zero in campo aperto. Con la tripla di Gatto si scollina oltre quota venti (52-29 al 25’) e Reggio Emilia ormai ha gettato la spugna (ammesso che l’abbia mai avuta, la spugna). Garbage time da qui in poi, inaugurato dalla tripla di Draper del +25 (55-30 al 28’). Incommentabile, onestamente, il resto della partita. Che ci crediate o meno, la valutazione a fine terzo quarto è 89-9 (!!!). 32-61.

4°Q.: 49-77.

Arbitri: Gaetano Perretti, Roberto Pinto e Alessandro Terreni.

MVP: Samuel Hines. D’accordo, oggi fa testo fino a un certo punto, tuttavia domina: 18 punti, 8 rimbalzi, 3 recuperi tirando con l’88% dal campo.

Parziali: 13-17, 14-21, 9-18, 17-16. Finale: 49-77.
Max vantaggio: Reggio Emilia +2; Veroli +31.
5 Falli: nessuno.
Quintetto ideale: Draper, Rossi, Gigena, Gatto e Hines. (basketnet)

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