Trenkwalder, il coach Ramagli deluso: non abbiamo saputo reagire

Diverbio ocn un tifoso pistoiese, poi il coach si scusa

- La Gazzetta di Reggio -

02/04/2010 10:12 - RICCARDO BELLELLI

PISTOIA. Trasferta amara per il coach Alessandro Ramagli. Livornese doc, ci teneva molto a vincere a Pistoia, sia per la classifica sia per campanilismo. Lo dimostra la sua reazione all’uscita dal campo, con i tifosi di casa che lo fischiavano e insultavano e lui ha risposto prima con un gesto molto eloquente, poi ha avuto un breve ma intenso alterco con un tifoso.
In sala stampa comunque, a mentre fredda, da bravo professionista si è scusato per il suo comportamento.
Il coach non ha cercato scuse per la sua squadra e si è detto deluso dal come hanno giocato i suoi.
Ramagli, come commenta questa sconfitta?
«Pistoia è stata brava a indirizzare subito la partita sui binari che le erano più congeniali. Noi siamo stati un po’ polli e abbiamo subìto la loro grinta e la loro intensità. Ci hanno messo in crisi in area, hanno dominato a rimbalzo e noi non abbiamo saputo reagire nel modo giusto».
Cosa avrebbero dovuto fare i suoi?
«Reagire giocando di squadra, traendo dal gruppo le energie e stringendo le maglie, invece hanno giocato singolarmente».
E’ deluso?
«Sì, non mi aspettavo una cosa simile dopo i segnali positivi che avevo visto contro Brindisi la scorsa domenica. Pistoia ci ha rimandato indietro di quattro partite. Sono ritornati tutti i problemi che erano emersi un mese fa».
La scarsa percentuale ai liberi è segno di poca concentrazione?
«Quando si tirano male i liberi di solito è segno di scarsa concentrazione o di grande tensione. Forse per noi è stato un mix di entrambi i fattori. Certo contro squadre forti ed esperte come questa dobbiamo essere più concentrati e determinati».
Hite a che punto è dell’inserimento?
«Ha avuto solo due allenamenti prima della gara contro Brindisi e altri due prima di questa. Bisogna dargli tempo. Certo è stata anche colpa nostra se non ha brillato. I compagni dovevano dargli buoni palloni, passaggi puliti per innescarlo e non lo hanno fatto. Ha più colpe la squadra di lui».
Cosa è successo a fine gara con i tifosi?
«C’è stata un po’ di tensione ma eravamo tutti nervosi. Chiedo scusa per la mia reazione al pubblico».
Si è visto uno Smith un po’ in ripresa ma un Melli ancora in calo. Cosa sta succedendo ai due pilastri della squadra?
«Hanno tirato la carretta fino a poco tempo fa e ora sono in calo. Succede. Jamar ha disputato un buon primo tempo poi lo hanno servito poco e male, anche in situazioni molto favorevoli».
Ancora un volta gli avversari sono stati più grintosi e fisici?
«Con la loro aggressività ci hanno messo in grande apprensione rendendo difficili i nostri giochi, sporcandoci i passaggi. Non trovavamo più i nostri punti di riferimento in attacco».
Un po’ di stanchezza?
«Giocare due partite in pochi giorni con i nostri acciacchi non è il massimo. Anche quello un po’ ha influito ma anche loro avevano dei problemi. Non è una scusa».
Possiamo vedere nella gara di Kudlacek un elemento positivo?
«Ha avuto buone statistiche ma non mi ha soddisfatto come lettura delle situazioni in campo. Ha giocato molto ma non è una gran soddisfazione. Mi fa piacere che sia in crescita ma mi aspetto di più da lui».
A seguire la squadra a Pistoia c’era pure Roberto Rabitti: «La squadra mi sembra smarrita, non riusciamo più a giocare».

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