Trenkwalder, un poker amarissimo
- Il Resto del Carlino -
02/04/2010 09:16 -
02/04/2010 09:16 -
Carmatic 81 Trenkwalder 69
CARMATIC – Berti 5 (1/3, 0/1), Casini 7 (3/6, 0/4), Fucka 9 (3/6), Skinn 15 (4/10, 2/7), Infanti 9 (2/3, 1/2), Ringstrom 10 (2/3, 2/5), Slay 23 (7/11, 1/3), Canavesi 3 (0/1, 1/3). N.E. Saccaggi, Bogani, Basile e Salute. All. Moretti
TRENKWALDER – Smith 16 (8/11), Kudlacek 17 (4/6, 0/1), Hite 9 (1/3, 1/6), Melli 8 (2/6, 1/1), Boscagin 5 (0/3, 1/2), Fultz 3 (1/1, 0/1), Frosini 6 (2/2), Pugi 3 (0/1, 1/3), Verri 2 (1/1. N.E. Cervi. All. Ramagli
Arbitri: Pascotto, Calbucci e Paronelli
NOTE – Parziali tempi: 22-17, 40-37, 60-50. Tiri liberi: Carmatic 16/23, Trenkwalder 19/31. Rimbalzi: 39-32 per Pistoia. Usciti per 5 falli Fultz e Berti. Spettatori 2000 circa.
dall’inviato
Daniele Barilli
Pistoia
QUI CI VOGLIONO le Duracell. Perché le pile biancorosse si sono esaurite. E la Trenkwalder non ce la fa proprio più. I biancorossi collezionano a Pistoia la quarta sconfitta di fila: è quella che fa meno male perché ormai non ci sono più grossi traguardi da raggiungere, ma è la conferma che qualcosa nei meccanismi biancorossi non sta più funzionando. La squadra di Ramagli, che ha festeggiato in modo amarissimo il suo compleanno, litigando anche con alcuni tifosi a fine gara, sta soffrendo troppo sia in attacco, dove Hite deve ancora inserirsi e Melli sta faticando tantissimo, sia in difesa, dove non riesce più a fare la differenza. E così in ogni partita si trova in difficoltà e deve sempre rincorrere. Proprio com’è successo ieri sera.
LA RINCORSA. Una giornata difficile. Che non sarebbe stata una passeggiata l’avevamo capito già nel pomeriggio. Quando ci eravamo ritrovati intruppati in una fila di auto lunga 70 chilometri arrivando miracolosamente al palasport trenta secondi prima dell’inizio del match (a qualche collega è andata decisamente peggio e si è visto solo il secondo tempo...). Poi, neppure il tempo di mettersi a sedere ed ecco che Skinn ubriacava Fultz e il play reggiano era già in panchina a meditare con due falli sul groppone. E quindi, tanto per complicare le cose, ecco una Trenkwalder troppo molle in difesa e che concedeva di tutto e di più a rimbalzo regalando quintalate di secondi tiri ai toscani con Fucka e Slay pronti a fare male ai biancorossi. Una giornata difficile, insomma. E da vivere tutta in salita. Con la Carmatic che faceva la differenza sotto canestro (25-12 i rimbalzi a favore dei padroni di casa a metà gara) e guidava costantemente la partita salendo fino al più 7 (21-14 e 40-33) in un paio di occasioni. Per fortuna la Trenkwalder trovava una boa di salvataggio in Jamar Smith che con 14 punti teneva a galla per tutto il primo tempo la barca biancorossa. E, secondo colpo di fortuna, tutto quello che Pistoia costruiva sotto canestro lo sprecava dal perimetro con un impietoso 1/10 da 3 punti. E così, pur faticando e soffrendo, pur chiudendo il primo tempo con Melli e Fultz a quota 3 falli, pur dimenticandosi troppo spesso Hite, costretto a girare a vuoto, pur giocando maluccio, al riposo la squadra reggiana era ancora lì, sul meno 3 (40-37) in scia ai toscani.
NIENTE DA FARE. Si salvi chi può. Nell’intervallo la Carmatic ripuliva il mirino e lo metteva a fuoco e quando si rientrava in campo, due triple di Ringstrom e Slay scavavano subito un solco pesante (46-37). La Trenkwalder continuava a correre in salita, soffrendo su entrambi i lati del campo e sbagliando troppo (19/31 ai liberi, sigh...!) per poter pensare di prendere in mano la partita. E quando Ramagli rimandava in campo Melli e Fultz, i due commettevano una frittatona che portava subito al 4° fallo di Fultz e spediva i toscani al più 12 (55-43) con Slay che diventava il vero padrone dell’incontro. La strada, così, si faceva ripidissima. E la risalita estremamente dura. Anche perché l’attacco reggiano sparacchiava a vuoto con la difesa toscana che riusciva a ingabbiare e ferma Smith dopo il suo ottimo primo tempo. Ramagli provava anche la difesa a zona ma all’ultimo giro di boa la Trenkwalder era sotto di 10 punti (60-50) con un parziale di 20-13 per i locali nel terzo quarto. La Carmatic sale fino al più 15 (65-50) e quando sembrava il momento di far scorrere i titoli di coda, Reggio tirava fuori gli artigli e si aggrappava disperatamente alla partita pur sbagliando un paio di contropiedi che avrebbero riaperto la partita. I biancorossi risalivano al meno 7 (70-63) ma era troppo tardi. Reggio infila così la quarta sconfitta di fila e, pur lottando e mostrando anche buoni sprazzi, conferma di attraversare un periodo difficile. Per fortuna ora c’è la sosta. Chissà che non arrivino le Duracell...
CARMATIC – Berti 5 (1/3, 0/1), Casini 7 (3/6, 0/4), Fucka 9 (3/6), Skinn 15 (4/10, 2/7), Infanti 9 (2/3, 1/2), Ringstrom 10 (2/3, 2/5), Slay 23 (7/11, 1/3), Canavesi 3 (0/1, 1/3). N.E. Saccaggi, Bogani, Basile e Salute. All. Moretti
TRENKWALDER – Smith 16 (8/11), Kudlacek 17 (4/6, 0/1), Hite 9 (1/3, 1/6), Melli 8 (2/6, 1/1), Boscagin 5 (0/3, 1/2), Fultz 3 (1/1, 0/1), Frosini 6 (2/2), Pugi 3 (0/1, 1/3), Verri 2 (1/1. N.E. Cervi. All. Ramagli
Arbitri: Pascotto, Calbucci e Paronelli
NOTE – Parziali tempi: 22-17, 40-37, 60-50. Tiri liberi: Carmatic 16/23, Trenkwalder 19/31. Rimbalzi: 39-32 per Pistoia. Usciti per 5 falli Fultz e Berti. Spettatori 2000 circa.
dall’inviato
Daniele Barilli
Pistoia
QUI CI VOGLIONO le Duracell. Perché le pile biancorosse si sono esaurite. E la Trenkwalder non ce la fa proprio più. I biancorossi collezionano a Pistoia la quarta sconfitta di fila: è quella che fa meno male perché ormai non ci sono più grossi traguardi da raggiungere, ma è la conferma che qualcosa nei meccanismi biancorossi non sta più funzionando. La squadra di Ramagli, che ha festeggiato in modo amarissimo il suo compleanno, litigando anche con alcuni tifosi a fine gara, sta soffrendo troppo sia in attacco, dove Hite deve ancora inserirsi e Melli sta faticando tantissimo, sia in difesa, dove non riesce più a fare la differenza. E così in ogni partita si trova in difficoltà e deve sempre rincorrere. Proprio com’è successo ieri sera.
LA RINCORSA. Una giornata difficile. Che non sarebbe stata una passeggiata l’avevamo capito già nel pomeriggio. Quando ci eravamo ritrovati intruppati in una fila di auto lunga 70 chilometri arrivando miracolosamente al palasport trenta secondi prima dell’inizio del match (a qualche collega è andata decisamente peggio e si è visto solo il secondo tempo...). Poi, neppure il tempo di mettersi a sedere ed ecco che Skinn ubriacava Fultz e il play reggiano era già in panchina a meditare con due falli sul groppone. E quindi, tanto per complicare le cose, ecco una Trenkwalder troppo molle in difesa e che concedeva di tutto e di più a rimbalzo regalando quintalate di secondi tiri ai toscani con Fucka e Slay pronti a fare male ai biancorossi. Una giornata difficile, insomma. E da vivere tutta in salita. Con la Carmatic che faceva la differenza sotto canestro (25-12 i rimbalzi a favore dei padroni di casa a metà gara) e guidava costantemente la partita salendo fino al più 7 (21-14 e 40-33) in un paio di occasioni. Per fortuna la Trenkwalder trovava una boa di salvataggio in Jamar Smith che con 14 punti teneva a galla per tutto il primo tempo la barca biancorossa. E, secondo colpo di fortuna, tutto quello che Pistoia costruiva sotto canestro lo sprecava dal perimetro con un impietoso 1/10 da 3 punti. E così, pur faticando e soffrendo, pur chiudendo il primo tempo con Melli e Fultz a quota 3 falli, pur dimenticandosi troppo spesso Hite, costretto a girare a vuoto, pur giocando maluccio, al riposo la squadra reggiana era ancora lì, sul meno 3 (40-37) in scia ai toscani.
NIENTE DA FARE. Si salvi chi può. Nell’intervallo la Carmatic ripuliva il mirino e lo metteva a fuoco e quando si rientrava in campo, due triple di Ringstrom e Slay scavavano subito un solco pesante (46-37). La Trenkwalder continuava a correre in salita, soffrendo su entrambi i lati del campo e sbagliando troppo (19/31 ai liberi, sigh...!) per poter pensare di prendere in mano la partita. E quando Ramagli rimandava in campo Melli e Fultz, i due commettevano una frittatona che portava subito al 4° fallo di Fultz e spediva i toscani al più 12 (55-43) con Slay che diventava il vero padrone dell’incontro. La strada, così, si faceva ripidissima. E la risalita estremamente dura. Anche perché l’attacco reggiano sparacchiava a vuoto con la difesa toscana che riusciva a ingabbiare e ferma Smith dopo il suo ottimo primo tempo. Ramagli provava anche la difesa a zona ma all’ultimo giro di boa la Trenkwalder era sotto di 10 punti (60-50) con un parziale di 20-13 per i locali nel terzo quarto. La Carmatic sale fino al più 15 (65-50) e quando sembrava il momento di far scorrere i titoli di coda, Reggio tirava fuori gli artigli e si aggrappava disperatamente alla partita pur sbagliando un paio di contropiedi che avrebbero riaperto la partita. I biancorossi risalivano al meno 7 (70-63) ma era troppo tardi. Reggio infila così la quarta sconfitta di fila e, pur lottando e mostrando anche buoni sprazzi, conferma di attraversare un periodo difficile. Per fortuna ora c’è la sosta. Chissà che non arrivino le Duracell...
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