Reggio favorita, ma Vigevano se la gioca
Basket, play off LegaDue: i pronostici dei tecnici. De Raffaele: «E’ una sfida equilibrata»
- La Provincia Pavese -
07/05/2010 08:50 - CLAUDIO MALVICINI
VIGEVANO. «Dico Reggio, ma di poco. E se i 2 nuovi giocatori non dovessero inserirsi nel gruppo, la favorita diventerebbe Vigevano». E’ così che molti allenatori di altre squadre vedono il quarto tra Radici e Trenkwalder.
Nei pronostici dei tecnici gli emiliani restano preferiti, per l’eventuale bella in casa.
«Vedo una sfida molto equilibrata, potrebbe finire 3-2 - dice Walter De Raffaele, coach di Pavia - . Reggio ha il 51% di possibilità in virtù del fattore campo».
Maurizio Lasi si concentra sul ruolo dei due acquisti emiliani, il play Ibarra e il lungo Kieza. «Se Reggio riuscirà a inserirli in fretta è favorita - dice il tecnico di Imola - altrimenti vincerà Vigevano perché ha un gioco consolidato ed è abituata a vincere in trasferta». In stagione regolare lo ha fatto sei volte. Meno possibilità è Attilio Caja: «Reggio ha il fattore campo e due nuovi innesti che porteranno energia al gruppo - dice l’allenatore pavese che è alla guida di Cremona (serie A) - . E poi credo che le motivazioni di Reggio Emilia in questo momento siano superiori».
Demis Cavina pensa che Vigevano possa vincere solo in un caso, cioè se la serie, che è al meglio delle cinque partite, durerà poco: «Per Vigevano sarebbe importante vincere gara1 - dice il coach di Udine - . Se invece la serie si allunga Reggio riuscirà a inserire i due nuovi giocatori e tornerà ad essere competitiva, benchè reduce da un brutto periodo». Gli emiliani infatti hanno vinto solo una delle ultime sette gare, ma è stata proprio quella con Vigevano del 25 aprile.
«Reggio ha qualcosa in più - sostiene Massimo Cancellieri, allenatore di Veroli - ma Vigevano arriva a questa sfida nei migliori dei modi, cioè con entusiasmo, la testa sgombra da pressioni e una buona condizione, come dimostra la vittoria su Sassari all’ultima giornata. E la condizione è fondamentale ai play off. Vigevano è una squadra quadrata e ben costruita, e poi è non appagata. Per vincere ai play off però bisogna avere anche gente che sa come si fa e Reggio li ha. Penso a Fultz, Frosini e Boscagin. Il problema semmai potrebbe essere che non riesce ad essere intensa per 40 minuti e con i ritmi serrati dei play off questo limite potrebbe emergere ancora di più. Da questo punto di vista possono diventare fondamentali i due nuovi innesti se riusciranno a far rifiatare un po’ i titolari».
Vigevano potrebbe giocare nel nuovo palasport le gare interne. «La Miro Radici ha un pubblico caldo e numeroso, se giocherà a Vigevano, il nuovo palazzetto sarà una bolgia - continua Cancellieri - . E poi la squadra di Garelli ha una chimica straordinaria e ha dimostrato di poter risalire da parziali pesanti. Credo che potrebbe risalire anche da un 2-0 per Reggio se giocasse a Vigevano». E’ vero però che la squadra potrà fare pochi allenamenti in via Gravellona prima di gara3. «Sì, ma parliamo di professionisti - conclude Cancellieri - . A Lodi nel riscaldamento i miei si lamentavano della durezza dei ferri, sostenendo che avrebbero respinto tutti i tiri meno che perfetti, e in partita hanno avuto il 63% da tre. Per me il fattore campo lo fa il pubblico e niente altro».
- La Provincia Pavese -
07/05/2010 08:50 - CLAUDIO MALVICINI
VIGEVANO. «Dico Reggio, ma di poco. E se i 2 nuovi giocatori non dovessero inserirsi nel gruppo, la favorita diventerebbe Vigevano». E’ così che molti allenatori di altre squadre vedono il quarto tra Radici e Trenkwalder.
Nei pronostici dei tecnici gli emiliani restano preferiti, per l’eventuale bella in casa.
«Vedo una sfida molto equilibrata, potrebbe finire 3-2 - dice Walter De Raffaele, coach di Pavia - . Reggio ha il 51% di possibilità in virtù del fattore campo».
Maurizio Lasi si concentra sul ruolo dei due acquisti emiliani, il play Ibarra e il lungo Kieza. «Se Reggio riuscirà a inserirli in fretta è favorita - dice il tecnico di Imola - altrimenti vincerà Vigevano perché ha un gioco consolidato ed è abituata a vincere in trasferta». In stagione regolare lo ha fatto sei volte. Meno possibilità è Attilio Caja: «Reggio ha il fattore campo e due nuovi innesti che porteranno energia al gruppo - dice l’allenatore pavese che è alla guida di Cremona (serie A) - . E poi credo che le motivazioni di Reggio Emilia in questo momento siano superiori».
Demis Cavina pensa che Vigevano possa vincere solo in un caso, cioè se la serie, che è al meglio delle cinque partite, durerà poco: «Per Vigevano sarebbe importante vincere gara1 - dice il coach di Udine - . Se invece la serie si allunga Reggio riuscirà a inserire i due nuovi giocatori e tornerà ad essere competitiva, benchè reduce da un brutto periodo». Gli emiliani infatti hanno vinto solo una delle ultime sette gare, ma è stata proprio quella con Vigevano del 25 aprile.
«Reggio ha qualcosa in più - sostiene Massimo Cancellieri, allenatore di Veroli - ma Vigevano arriva a questa sfida nei migliori dei modi, cioè con entusiasmo, la testa sgombra da pressioni e una buona condizione, come dimostra la vittoria su Sassari all’ultima giornata. E la condizione è fondamentale ai play off. Vigevano è una squadra quadrata e ben costruita, e poi è non appagata. Per vincere ai play off però bisogna avere anche gente che sa come si fa e Reggio li ha. Penso a Fultz, Frosini e Boscagin. Il problema semmai potrebbe essere che non riesce ad essere intensa per 40 minuti e con i ritmi serrati dei play off questo limite potrebbe emergere ancora di più. Da questo punto di vista possono diventare fondamentali i due nuovi innesti se riusciranno a far rifiatare un po’ i titolari».
Vigevano potrebbe giocare nel nuovo palasport le gare interne. «La Miro Radici ha un pubblico caldo e numeroso, se giocherà a Vigevano, il nuovo palazzetto sarà una bolgia - continua Cancellieri - . E poi la squadra di Garelli ha una chimica straordinaria e ha dimostrato di poter risalire da parziali pesanti. Credo che potrebbe risalire anche da un 2-0 per Reggio se giocasse a Vigevano». E’ vero però che la squadra potrà fare pochi allenamenti in via Gravellona prima di gara3. «Sì, ma parliamo di professionisti - conclude Cancellieri - . A Lodi nel riscaldamento i miei si lamentavano della durezza dei ferri, sostenendo che avrebbero respinto tutti i tiri meno che perfetti, e in partita hanno avuto il 63% da tre. Per me il fattore campo lo fa il pubblico e niente altro».
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