Trenk, conta solo vincere

Incognita sulle energie residue della squadra

- La Gazzetta di Reggio -

16/05/2010 09:26 - A distanza di 48 ore dalla terza sfida con la Miro Radici, oggi alle 20.30 la Trenkwalder torna in campo per gara 4. Si gioca ancora a Vigevano e il team di casa, in vantaggio 2-1, stasera può conquistare l’accesso alle semifinali. Per i biancorossi, sarebbe la fine della stagione.
La squadra di Ramagli è decisa a vincere la partita odierna per giocarsi tutto nella «bella», che si disputerebbe mercoledì 19 maggio alle 20.30 al Palabigi.
Gara 2 in via Guasco, dominata dai biancorossi, ed anche gara 3, persa in volata, hanno dimostrato che la Trenk ha le armi necessarie per spuntarla, nonostante debba combattere con una formazione ostica per il tipo di gioco prodotto. A questo punto - a maggior ragione se si considera che per Reggio è una partita da «dentro o fuori» - i biancorossi devono dare il massimo, anche se una grossa incognita su questa serie play off è proprio quella relativa alle energie residue. Aspetto di primaria importanza sia per Vigevano, che ha una panchina corta (appena 6 giocatori in campo venerdì, più una manciata di minuti per Cavallaro e Squarcina, che ha preso un’altra botta al naso e oggi giocherà con una maschera, così come Banti, match-winner di gara 3), sia per la Trenkwalder, che 2 giorni fa ha dato ampio minutaggio a 5 atleti, più 15 a Pugi e piccole apparizioni a Ibarra (6 minuti) e Kieza (5). Gli americani Smith e Hite hanno giocato quasi ininterrottamente (38’45” e 38’15”), ed anche gli acciaccati Fultz e Frosini hanno dovuto fare gli straordinari (36’30” e 32’15”). Tantissimi minuti, se si considera che il play ha saltato vari allenamenti a causa della congiuntivite che lo ha costretto a saltare gara 1, e che il centro, dopo essere stato centellinato per tutta la stagione, ora si trova a giocare con un alluce fratturato. Insomma, la sensazione è che la squadra stia raschiando il barile delle energie. D’altra parte, non ci sono alternative: si gioca ogni 2-3 giorni e non c’è tempo per allenarsi, né per far fronte e risolvere realmente i problemi fisici.
Altro problema emerso in questa serie play off è lo scarso apporto di alcuni giocatori. Venerdì è toccato a Boscagin incappare in una serata-no, anche se è vero che il capitano in quest’ultimo periodo non è mai stato particolarmente brillante. E quando «Bosca» rende meno del previsto, la squadra ne risente, così come è normale che sia quando viene a mancare l’apporto di uno dei giocatori del quintetto iniziale.
Altra carenza è l’apporto degli ultimi arrivati: i rinforzi Kieza e Ibarra, portati a Reggio per sostituire gli infortunati Melli e Kudlacek. Difficile dire se hanno uno scarso impatto sulle partite perché giocano poco (come venerdì) o perché non sono ancora entrati appieno nei meccanismi della squadra. Di fatto, il loro contributo alla causa biancorossa è inferiore alle aspettative.

MAURO GRASSELLI

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