Finelli spiega: "Qui si cercano solo capri espiatori"

- Il Resto del Carlino -

19/12/2010 10:11 - LA FUGACE era biancorossa di Alex Finelli era iniziata il 9 novembre scorso. Il giorno precedente Piero Coen era stato esonerato, fatale la sconfitta interna contro Pistoia. Finelli era stato presentato il giorno successivo, vernice alla quale si riferisce la foto, in cui il coach bolognese è tra il direttore Sportivo Pier Francesco Betti e l’amministratore delegato Alessandro Dalla Salda. Esce di scena con parole decise nei confronti del vertice biancorosso.
Finelli, come mai questo gesto forte?
“Premesso che ho un grande rispetto per la società, con la quale c’era piena condivisione di obiettivi e unanime consapevolezza dell’attuale momento difficile, ho preso atto che essa ha uno stile di gestione dello staff e dei giocatori, che non è il mio”.
In che senso?
“La dirigenza è portata a dare direttive, molto rigide da seguire, a tutte le sue componenti; io invece sono per un coinvolgimento totale della figura dell’allenatore nella gestione di squadra e collaboratori, per ottenere da tutti il meglio. La logica della ricerca dei capri espiatori come soluzione di tutti i mali non la posso condividere”.
Non era possibile trovare un punto d’incontro?
“C’erano stili di gestione incompatibili. A questo punto mi è sembrato corretto farmi da parte, per permettere alla società di continuare al meglio questo campionato”.
Le dimissioni sono un atto insolito, specie di questi tempi…
“Io faccio il mio lavoro con passione e convinzione. Se queste vengono meno perché non mi sento a mio agio, non sono di quelli che scaldano la panchina solo per rispettare un contratto”.
Ritiene che, in alcune scelte, la società l’abbia scavalcata?
“Preferirei non approfondire questo argomento; le cose accadute fanno ormai parte del passato e ho troppo rispetto per il club. Oggi ha una partita fondamentale da giocare. Chiedo solo altrettanto rispetto a tutti per la mia decisione”.
Come pensa la prenderanno i tifosi? Aveva stabilito un bel feeling.
“Tutto vero. Col popolo reggiano, i giocatori, il team di lavoro, si era instaurato davvero un bel rapporto. Purtroppo si sono verificati avvenimenti che non sono in sintonia con i miei valori più profondi”.
Diversi giocatori pare siano molto rammaricati per la sua scelta.
“Se è così, a livello personale non posso che apprezzarlo. Abbandono la nave con grande dispiacere, ma nella vita ci sono certe priorità. A loro dico di continuare a lavorare duro, per ottenere le soddisfazioni che meritano”.
Si risolleverà la Trenkwalder?
“Sì, a tre condizioni: che tornino i titolari infortunati, che intorno alla squadra ci sia serenità, e che si acquisti un rinforzo nel settore lunghi”.
Cosa conserva di buono di questa parentesi reggiana?
“Che sarà l’unica di lavoro, per quest’anno. Ma questo mese mi ha dato molti spunti di apprendimento”.



Gabriele Gallo

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