Alberto Bianchi racconta questo Spezia-Reggiana
La Spezia. "Oggi era un casino, fra ex compagni da una parte e dall'altra, c'era da sbagliarsi".
Alberto Bianchi inizia con una battuta il suo ritorno in maglia bianca: sembra quasi non se ne sia mai andato, che al centro di quella difesa ci sia sempre stato lui anche in serie D o lo scorso anno in Seconda Dvisione.
Concreto, pulito, senza fronzoli e soprattutto di grande personalità. Alberto Bianchi racconta questo Spezia-Reggiana: "Non abbiamo quasi mai subito, la squadra ci ha messo lo spirito di sacrificio di un gruppo che vuole fare grandi cose. Abbiamo fatto fare poco all'attacco loro, sapevamo che dentro l'area potevano farci male. Io in particolare li conoscevo tutti per averci giocato insieme".
Bianchi-Guidetti, un duello fra amici ed ex compagni di squadra. Fra voi era tutto un parlare: ma qual'era l'argomento? "Max sentiva la partita, io anche, abbiamo parlato un po' durante la partita, per sdrammatizzare. Ma prima e dopo siamo grandi amici, durante i 90 minuti solo avversari. Com'è giusto che sia".
Lo Spezia? "Lo avevo lasciato in crescendo, nella gara contro la Cremonese, poi è calato nel finale del 2010 ma il gruppo ha tanta voglia, ne ho avuto la conferma questa settimana in ritiro. Ora però non fermiamoci: battiamo anche il Pavia alla prossima, è necessario”.
09/01/2011 17:32:37
Fabio Lugarini / cittadellaspezia.com
Alberto Bianchi inizia con una battuta il suo ritorno in maglia bianca: sembra quasi non se ne sia mai andato, che al centro di quella difesa ci sia sempre stato lui anche in serie D o lo scorso anno in Seconda Dvisione.
Concreto, pulito, senza fronzoli e soprattutto di grande personalità. Alberto Bianchi racconta questo Spezia-Reggiana: "Non abbiamo quasi mai subito, la squadra ci ha messo lo spirito di sacrificio di un gruppo che vuole fare grandi cose. Abbiamo fatto fare poco all'attacco loro, sapevamo che dentro l'area potevano farci male. Io in particolare li conoscevo tutti per averci giocato insieme".
Bianchi-Guidetti, un duello fra amici ed ex compagni di squadra. Fra voi era tutto un parlare: ma qual'era l'argomento? "Max sentiva la partita, io anche, abbiamo parlato un po' durante la partita, per sdrammatizzare. Ma prima e dopo siamo grandi amici, durante i 90 minuti solo avversari. Com'è giusto che sia".
Lo Spezia? "Lo avevo lasciato in crescendo, nella gara contro la Cremonese, poi è calato nel finale del 2010 ma il gruppo ha tanta voglia, ne ho avuto la conferma questa settimana in ritiro. Ora però non fermiamoci: battiamo anche il Pavia alla prossima, è necessario”.
09/01/2011 17:32:37
Fabio Lugarini / cittadellaspezia.com
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