Concedere alla capolista Fastweb Casale 65 punti quando era abituata a superare gli ottanta di media, vuol dire che la Trenkwalder ha saputo superarsi
- Informazione Reggio Emilia -
03/04/2011 09:46 - di Adelmo Tagliavini
Concedere alla capolista Fastweb Casale 65 punti quando era abituata a superare gli ottanta di media, vuol dire che la Trenkwalder ha saputo superarsi. L’impresa è riuscita perché i giocatori hanno messo in campo le energie vitali che tante volte nel corso della stagione non avevano saputo offrire. Frates era stato chiarissimo a Scafati.
Una squadra come la Trenkwalder, con limiti palesi in tante zone del campo, per far risultato ha bisogno di andare in campo con la faccia cattiva. Con un approccio molle, soft, senza cattiveria agonistica, i risultati non arrivano. E il successo contro la Fastweb è stato ottenuto in primis nella metà campo difensiva. La Trenkwalder ha risposto alle sollecitazioni del coach, ringhiando, spremendo energie e mettendo in campo tutto quello che aveva dentro. Sul campo, il gruppo ha dato l’impressione d’essere unito ed il concetto “uno per tutti” e “tutti per uno” è stato quello che ha portato alla vittoria. Adesso tutti remano dalla stessa parte e l’idea portata avanti nel mese scorso dalla società di comune accordo col coach di mettere da parte le mele marce si sta rivelando azzeccata. Nel corso delle successive cinque gare giocate, la Trenkwalder ha collezionato tre successi (Udine, Forlì e Casale) e due sconfitte di cui una (Ferrara) giunta con tanta sfortuna ed un’altra (Scafati) oggettivamente negativa. Oggi la squadra reggiana ha 18 punti con nove successi in 26 partite di cui sei in ventun turni e tre nelle ultime cinque gare. Segno tangibile che il cambio di passo è palese. I giocatori sono gli stessi, Bell a parte entrato in scena nel dopo avvicendamento (Salvi e Smith), ma sin qui se escludiamo la gara contro la Fastweb, non è che la mano dell’ultimo arrivato abbia più di tanto inciso nelle vittorie del nuovo corso. Contro la Fastweb, Bell ha fatto quello che deve e può sempre fare crivellando la retina avversaria mostrando quelle doti che nel corso della sua militanza nel nostro Paese aveva sempre fatto. Da questo ritrovato spirito, la Trenkwalder si gode qualche ora di relax aspettando i risultati che arrivano dagli altri campi con particolare attenzione alla sfida di Jesi dove si esibisce Forlì. Per una volta, di certo i supporter biancorossi faranno il tifo per gli odiati marchigiani. Le sfide che attendono Verona e Casalpsterlengo (opposte in casa a Barcellona e Venezia) valgono meno, dato che queste formazioni possono contro Reggio sfruttare il doppio 2-0 nel confronto diretto.
Meglio che se ne vadano per non andare ad ipotizzare una classifica avulsa con tante squadre appaiate e qui la formazione penalizzata sarebbe sempre Reggio.
Poi lunedì di nuovo tutti in pista per preparare la sfida di Mestre dell’altra capolista Reyer del mai dimenticato Alvin Young.
03/04/2011 09:46 - di Adelmo Tagliavini
Concedere alla capolista Fastweb Casale 65 punti quando era abituata a superare gli ottanta di media, vuol dire che la Trenkwalder ha saputo superarsi. L’impresa è riuscita perché i giocatori hanno messo in campo le energie vitali che tante volte nel corso della stagione non avevano saputo offrire. Frates era stato chiarissimo a Scafati.
Una squadra come la Trenkwalder, con limiti palesi in tante zone del campo, per far risultato ha bisogno di andare in campo con la faccia cattiva. Con un approccio molle, soft, senza cattiveria agonistica, i risultati non arrivano. E il successo contro la Fastweb è stato ottenuto in primis nella metà campo difensiva. La Trenkwalder ha risposto alle sollecitazioni del coach, ringhiando, spremendo energie e mettendo in campo tutto quello che aveva dentro. Sul campo, il gruppo ha dato l’impressione d’essere unito ed il concetto “uno per tutti” e “tutti per uno” è stato quello che ha portato alla vittoria. Adesso tutti remano dalla stessa parte e l’idea portata avanti nel mese scorso dalla società di comune accordo col coach di mettere da parte le mele marce si sta rivelando azzeccata. Nel corso delle successive cinque gare giocate, la Trenkwalder ha collezionato tre successi (Udine, Forlì e Casale) e due sconfitte di cui una (Ferrara) giunta con tanta sfortuna ed un’altra (Scafati) oggettivamente negativa. Oggi la squadra reggiana ha 18 punti con nove successi in 26 partite di cui sei in ventun turni e tre nelle ultime cinque gare. Segno tangibile che il cambio di passo è palese. I giocatori sono gli stessi, Bell a parte entrato in scena nel dopo avvicendamento (Salvi e Smith), ma sin qui se escludiamo la gara contro la Fastweb, non è che la mano dell’ultimo arrivato abbia più di tanto inciso nelle vittorie del nuovo corso. Contro la Fastweb, Bell ha fatto quello che deve e può sempre fare crivellando la retina avversaria mostrando quelle doti che nel corso della sua militanza nel nostro Paese aveva sempre fatto. Da questo ritrovato spirito, la Trenkwalder si gode qualche ora di relax aspettando i risultati che arrivano dagli altri campi con particolare attenzione alla sfida di Jesi dove si esibisce Forlì. Per una volta, di certo i supporter biancorossi faranno il tifo per gli odiati marchigiani. Le sfide che attendono Verona e Casalpsterlengo (opposte in casa a Barcellona e Venezia) valgono meno, dato che queste formazioni possono contro Reggio sfruttare il doppio 2-0 nel confronto diretto.
Meglio che se ne vadano per non andare ad ipotizzare una classifica avulsa con tante squadre appaiate e qui la formazione penalizzata sarebbe sempre Reggio.
Poi lunedì di nuovo tutti in pista per preparare la sfida di Mestre dell’altra capolista Reyer del mai dimenticato Alvin Young.
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