Trenkwalder - Fastweb vista dai due fornti di gara
- Ufficio Stampa Legadue -
02/04/2011 12:52 - di Fabrizio Pungetti
VISTA DA REGGIO EMILIA -
Oltre alle scelte di Frates fatte un mese e mezzo fa appena in tempo utile per non perdersi del tutto, in cui il coach milanese ha giocato di cervello e di coraggio, non preoccupandosi dei nomi e dei rischi, nella partita di questa sera, la Trenkwalder ha azzeccato tutto, sia nell’approccio mentale, che non è mai facile quando hai un solo risultato obbligato, sia nel piano partita a cui i ragazzi biancorossi non hanno mai smesso di credere. La Reggio di adesso non sarà perfetta, ma è un gruppo che sa cosa deve fare nella consapevolezza dei suoi limiti, come quello di avere un organico, dapprima sconfinato, ma confuso, e ora sensibilmente più corto, in cui però anche i giovani come Pini e Viglianisi vanno dentro senza paura. La chiave del successo sulla Fastweb è stata certamente una grande applicazione in difesa, costringendo Casale a stare sotto le sue medie, con il 45% da due e il 31% da tre.. Un solo momento di barcollamento a fine terzo quarto, passati a zona e colpiti in serie da una pioggia di triple di Casale che aveva ribaltato l’inerzia: poteva essere fatale, ma Reggio, ha avuto la forza mentale di non crollare. Errore di cui Frates - con grande sincerità si prendeva la patente a fine gara,avendo voluto assecondare una richiesta dei suoi ragazzi, ma questo è sintomo della compattezza coach-squadra raggiunta ora nella Reggiana. Che in attacco prima ha affondato i colpi dentro l’area, insistendo nell’appoggiare il gioco su Chiacig che ha fatto prevalere la sua forza fisica (13 punti e 6 rimbalzi in 26’, 5/9, 3/6) e su Valenti che invece imponeva energia e velocità (in 36’ 13+5, 4/5, 5/6, 5 preziosissime recuperate), poi nel finale i colpi da ko sono venuti dai due USA: Robinson efficace tessitore del gioco e generoso per tutti 40’ (in 37’ 16p e ben 8 rimbalzi, 5/11, 0/3, 6/8, 2 recuperate e 2 assist) e Bell che, sornione nei primi tre quarti, ha infilato 9 punti dei suoi 17 inm 36’ (3/6, 3/6, 2/ 3, 2 recuperi, negli ultimi giri d’orologio. Oscuri ma consistenti Frsoini ( 4+5 in 14’) e Frassineti anche se meno sfavillante di altre volte (in 24’ 6p, 3/6, 0/2, 3 rimbalzi, 1 persa) Una partita equilibrata e giudiziosa quella dei biancorssi che hanno tenuto a rimbalzo (34-33), imposto un’aggressività inusitata vincendo nel saldo recuperate-perse (+4) e tirando con il 52.5% da due e 28.6 da tre (percentuale non eccezionale, ma Reggio ha vinto perché è stata tosta e quadrata).
VISTA DA CASALE MONFERRATO -
Sul fronte Fastweb, un pizzico di rammarico e delusione, oltre a un grande interrogativo come anche il presidente Cerutti si chiedeva in diretta, ovvero cosa sta succedendo a Donell Taylor, finito nel tunnel da un paio di mesi, e che, dopo aver perso il posto i quintetto a favore di Malaventura, non ha accena a rianimarsi: su di lui è iniziata la riflessione di coach Crespi e del club. Per quanto riguarda la partita, la Junior non è riuscita ad avere continuità ed intensità come nelle giornate migliori, ne è scaturita una prestazione a strappi e. difensivamente, né la uomo né la zona hanno contenuto la forza d’urto in area degli avversari. Anche in attacco gioco frastagliato, Hickman boia e impiccato (in 33’ 16p, 1/ 3, 2/5, 8/12, 3 perse, 3 assist) e nessuno, a parte qualche lampo di Malaventura (in 34’ 16p, 5/8, 1/5, 3/ 4) a dare diversificazione al gioco offensivo sia nelle scelte che nel numero di giocatori in grado di creare pericoli seri: e si sa, chi la consoce bene lo ha bene impresso in mente, che la Fastweb sprigiona il suo meglio quando la sua forza diventa corale come accaduto per esempio sette giorni fa con Barcellona, segnando 90 punti ma suddivisi fra tutti. Detto dell’impalpabile Taylor, tenuto a lungo a sedere (3p in 13’, 0/3,, 1/3), assai incerto Gentile con 4’ di solo danni ( 3 perse e -4 di valutazione) i lunghi hanno sofferto tutti: Pierich (5p in 24, 1/1, ¼, 2 rimbalzi) in difficoltà sia con Valenti che con i lunghi di stazza, Fantoni (in 16’ 7p e 2 rimblazi, 3/6, 1/ 2), spazzato via dai falli e da Chiacig, nullo in attacco Nnamaka (0 punti e tiri in 21’, 4 rimblazi) sufficiente ma soprattutto nella prima parte Chiotti (in 24’ 7+10, 3/6, 1/ 2, 2 perse). Nulla di compromesso per la squadra piemontese, un’occasione persa per dare solidità al primato appena acchiappato questo si. A volte le succede a Casale, in trasferta, e forse, se la società andrà sul mercato, la scelta sarà indirizzata proprio verso un altro giocatore di personalità da affiancare a Hickman. Bello comunque il saluto finale dei tifosi Junior ai loro ragazzi, e a Malaventura in particolare, mentre era intervistato ai microfoni Rai di Franco Lauro. Un solo coro, forza ragazzi e incitamenti al bravo Matteo. Eppure la partita era appena finita con un ko che forse i tifosi rossoblu, partendo dal Piemonte non s’aspettavano: un bel modo per essere davvero sostenitori della
propria squadra anche dopo una giornata finita male rispetto alle speranze. Uscendo dal PalaBigi ti porti dietro le urla di chi comunque ricorda il per corso della Fastweb fino a qui e sa che ci si giocherà tutto nell’ultimo mese, e le urla di gioia sacrosanta, dopo un’infinita attesa, per il popolo reggiano. La sigla giusta per una partita vera vinta da chi aveva più motivi per vincerla, e questo a volte fa la differenza. E’ il bello del campionato di Legadue, nulla di scontato, anche il più forte può cadere
02/04/2011 12:52 - di Fabrizio Pungetti
VISTA DA REGGIO EMILIA -
Oltre alle scelte di Frates fatte un mese e mezzo fa appena in tempo utile per non perdersi del tutto, in cui il coach milanese ha giocato di cervello e di coraggio, non preoccupandosi dei nomi e dei rischi, nella partita di questa sera, la Trenkwalder ha azzeccato tutto, sia nell’approccio mentale, che non è mai facile quando hai un solo risultato obbligato, sia nel piano partita a cui i ragazzi biancorossi non hanno mai smesso di credere. La Reggio di adesso non sarà perfetta, ma è un gruppo che sa cosa deve fare nella consapevolezza dei suoi limiti, come quello di avere un organico, dapprima sconfinato, ma confuso, e ora sensibilmente più corto, in cui però anche i giovani come Pini e Viglianisi vanno dentro senza paura. La chiave del successo sulla Fastweb è stata certamente una grande applicazione in difesa, costringendo Casale a stare sotto le sue medie, con il 45% da due e il 31% da tre.. Un solo momento di barcollamento a fine terzo quarto, passati a zona e colpiti in serie da una pioggia di triple di Casale che aveva ribaltato l’inerzia: poteva essere fatale, ma Reggio, ha avuto la forza mentale di non crollare. Errore di cui Frates - con grande sincerità si prendeva la patente a fine gara,avendo voluto assecondare una richiesta dei suoi ragazzi, ma questo è sintomo della compattezza coach-squadra raggiunta ora nella Reggiana. Che in attacco prima ha affondato i colpi dentro l’area, insistendo nell’appoggiare il gioco su Chiacig che ha fatto prevalere la sua forza fisica (13 punti e 6 rimbalzi in 26’, 5/9, 3/6) e su Valenti che invece imponeva energia e velocità (in 36’ 13+5, 4/5, 5/6, 5 preziosissime recuperate), poi nel finale i colpi da ko sono venuti dai due USA: Robinson efficace tessitore del gioco e generoso per tutti 40’ (in 37’ 16p e ben 8 rimbalzi, 5/11, 0/3, 6/8, 2 recuperate e 2 assist) e Bell che, sornione nei primi tre quarti, ha infilato 9 punti dei suoi 17 inm 36’ (3/6, 3/6, 2/ 3, 2 recuperi, negli ultimi giri d’orologio. Oscuri ma consistenti Frsoini ( 4+5 in 14’) e Frassineti anche se meno sfavillante di altre volte (in 24’ 6p, 3/6, 0/2, 3 rimbalzi, 1 persa) Una partita equilibrata e giudiziosa quella dei biancorssi che hanno tenuto a rimbalzo (34-33), imposto un’aggressività inusitata vincendo nel saldo recuperate-perse (+4) e tirando con il 52.5% da due e 28.6 da tre (percentuale non eccezionale, ma Reggio ha vinto perché è stata tosta e quadrata).
VISTA DA CASALE MONFERRATO -
Sul fronte Fastweb, un pizzico di rammarico e delusione, oltre a un grande interrogativo come anche il presidente Cerutti si chiedeva in diretta, ovvero cosa sta succedendo a Donell Taylor, finito nel tunnel da un paio di mesi, e che, dopo aver perso il posto i quintetto a favore di Malaventura, non ha accena a rianimarsi: su di lui è iniziata la riflessione di coach Crespi e del club. Per quanto riguarda la partita, la Junior non è riuscita ad avere continuità ed intensità come nelle giornate migliori, ne è scaturita una prestazione a strappi e. difensivamente, né la uomo né la zona hanno contenuto la forza d’urto in area degli avversari. Anche in attacco gioco frastagliato, Hickman boia e impiccato (in 33’ 16p, 1/ 3, 2/5, 8/12, 3 perse, 3 assist) e nessuno, a parte qualche lampo di Malaventura (in 34’ 16p, 5/8, 1/5, 3/ 4) a dare diversificazione al gioco offensivo sia nelle scelte che nel numero di giocatori in grado di creare pericoli seri: e si sa, chi la consoce bene lo ha bene impresso in mente, che la Fastweb sprigiona il suo meglio quando la sua forza diventa corale come accaduto per esempio sette giorni fa con Barcellona, segnando 90 punti ma suddivisi fra tutti. Detto dell’impalpabile Taylor, tenuto a lungo a sedere (3p in 13’, 0/3,, 1/3), assai incerto Gentile con 4’ di solo danni ( 3 perse e -4 di valutazione) i lunghi hanno sofferto tutti: Pierich (5p in 24, 1/1, ¼, 2 rimbalzi) in difficoltà sia con Valenti che con i lunghi di stazza, Fantoni (in 16’ 7p e 2 rimblazi, 3/6, 1/ 2), spazzato via dai falli e da Chiacig, nullo in attacco Nnamaka (0 punti e tiri in 21’, 4 rimblazi) sufficiente ma soprattutto nella prima parte Chiotti (in 24’ 7+10, 3/6, 1/ 2, 2 perse). Nulla di compromesso per la squadra piemontese, un’occasione persa per dare solidità al primato appena acchiappato questo si. A volte le succede a Casale, in trasferta, e forse, se la società andrà sul mercato, la scelta sarà indirizzata proprio verso un altro giocatore di personalità da affiancare a Hickman. Bello comunque il saluto finale dei tifosi Junior ai loro ragazzi, e a Malaventura in particolare, mentre era intervistato ai microfoni Rai di Franco Lauro. Un solo coro, forza ragazzi e incitamenti al bravo Matteo. Eppure la partita era appena finita con un ko che forse i tifosi rossoblu, partendo dal Piemonte non s’aspettavano: un bel modo per essere davvero sostenitori della
propria squadra anche dopo una giornata finita male rispetto alle speranze. Uscendo dal PalaBigi ti porti dietro le urla di chi comunque ricorda il per corso della Fastweb fino a qui e sa che ci si giocherà tutto nell’ultimo mese, e le urla di gioia sacrosanta, dopo un’infinita attesa, per il popolo reggiano. La sigla giusta per una partita vera vinta da chi aveva più motivi per vincerla, e questo a volte fa la differenza. E’ il bello del campionato di Legadue, nulla di scontato, anche il più forte può cadere
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