Si sono sciroppati 15 ore di viaggio e 1150 chilometri, ma hanno avuto ragione. Il gruppetto di tifosi del Collettivo Biancorosso che ha raggiunto Barcellona Pozzo di Gotto

- Il Resto del Carlino -

01/05/2011 12:31 - CI HANNO CREDUTO. Si sono sciroppati 15 ore di viaggio e 1150 chilometri, ma hanno avuto ragione. Il gruppetto di tifosi del Collettivo Biancorosso (nella foto sulla spiaggia messinese) che ha raggiunto Barcellona Pozzo di Gotto in pulmino può davvero esultare. Perchè se la Trenkwalder, con la vittoria in terra sicula, può ancora sperare nella salvezza, un pizzico di merito va dato anche alla loro tenacia e al loro sostegno. Di poca quantità, ma grandissima qualità. Perchè il loro urlo di gioia al Pala Alberti, alla sirena finale, si è sentito eccome. Con gli aficionados biancorossi sugli spalti ha trepidato, sofferto e poi gioito anche il popolo di Facebook, che ha vissuto attimo per attimo le emozioni della gara contro la Sigma. Sfociate in liberatori post inviati sul web subito dopo il trionfo di Max Menetti (che mette in carniere un altro successo di pregio dopo quello in casa della Reyer Venezia) e della truppa che gestisce in nome e per conto di Fabrizio Frates. «E’ finitaaaaa!», scrive simulando l’urlo della sua gola, Matteo Moratti, un attimo dopo la fine del tempo. «Grazie ragazzi», esulta Carmela, storica tifosa biancorossa tra le più assidue sulla pagina dedicata alla società di via Martiri della Bettola». Elena de Pietri si affida a un caloroso «Bravi!», aggiungendo però che non sa se «venerdì uscirà viva dal Palabigi». Non mancano frasi non riportabili in pubblico sulla rocambolesca vittoria di Forlì all’ultimo secondo che ha impedito alla Trenkwalder di coronare un quasi miracolo

Gabriele Gallo



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