Trenkwalder: 85-73 contro Prima Veroli al termine di una gara condotta in testa dal 1' al 40'

La Trenkwalder cala il poker battendo in casa la Prima Veroli per 85-73 al termine di una gara condotta in testa dal 1' al 40'. Un risultato giusto, onesto, che ci sta tutto. A parte un momento di appannamento dei ragazzi di Menetti che ha consentito agli ospiti di arrivare fino al -2, la corazzata laziale esce da via Guasco nettamente ridimensionata. Grazie a un'altra grande prova di Robinson, questa volta coadiuvato dal nuovo "sparring partner" Frassineti e da un Filloy di un'altra categoria quando si tratta di fare le giocate decisive.
Menetti si affida al consueto quintetto che prevede Robinson in cabina di regia coadiuvato da Taylor; Slanina agisce da ala piccola, Filloy da "quattro" atipico e Chiacig da centro. L'inizio è all'insegna di Robinson e Filloy che mettono dentro i punti del vantaggio (12-8) e, soprattutto, sono dentro a ogni azione biancorossa. Dopo soli 3' Menetti deve mandare dentro Cervi poiché Chiacig pareggia il numero di punti (2) con quello dei falli. Il play newyorkese è un rebus assoluto per Jackson e Rowe, che non riescono a contenerlo in alcun modo: così, quando non va direttamente a punti, Robinson regala assist o "hockey pass" - il passaggio prima dell'assist - ai compagni. Reggio in chiusura di parziale schiaccia sull'acceleratore dilatando la forbice tra le squadre: il quarto si esaurisce sul 24-17 interno con 8 punti di Robinson e, soprattutto, 3 stoppate e 2 punti di un positivissimo Cervi.

La seconda frazione si apre con un canestro di rapina del solito Filloy, che Rullo dall'altra parte "scambia" con una tripla. Reggio tocca il massimo vantaggio sul +12 (32-20) dopo due canestri pesanti in successione di Filloy e Frassineti. Veroli si squote piazzando un controparziale di 7-0 chiuso dal siluro di Brkic che costringe Menetti a chiamare minuto sul 32-27 Reggio a 6' dalla fine. Altre due triple di Frassineti da All-Star Game ridanno spinta ai padroni di casa, che volano sul +13 (42-29) dopo un canestro da sotto di Chiacig per il time-out Veroli. In questo primo tempo Reggio è semplicemente più cattiva e il canestro del 46-32 di pura voglia di Valenti, dopo aver mangiato in testa a tutto il reparto lunghi laziale, ne è l'esemplificazione. E mentre Frassineti continua a crivellare dalla lunga la retina ospite (16 alla pausa), i biancorossi tengono il vantaggio andando negli spogliatoi sul 51-39.

La seconda parte di gara è inaugurata dai punti di Filloy (53-39) che si ripete poco dopo dalla distanza per il 56-43. Veroli però resta aggrappata alla gara con Rowe e, soprattutto, con Lee che mette dentro 5 punti di fila portando i suoi al -8 (56-48) e obbligando Menetti a rompere il ritmo offensivo ospite con il minuto di sospensione. Per fortuna dei padroni di casa, l'americano commette prematuramente il 4° fallo su Taylor e Cavina è così costretto a richiamarlo in panchina. Quando Rullo mette dentro il -4 (59-55) con una bomba perfetta, via Guasco capisce che il momento è difficile ed entra in partita fischiando ogni possesso ospite e spingendo gli attacchi di Robinson e compagni, che vanno a segno per due volte di fila. Con maggior fatica rispetto al primo tempo, i biancorossi arrivano all'ultimo quarto avanti di 6 sul 63-57.

L'ultima frazione inizia con il libero di Filloy, cui fa seguito il canestro di Colussi per il 64-59. La persa di Frassineti fa entrare in gara anche Jackson, che da sotto in contropiede segna i suoi primi due del match (66-61). Nel momento del massimo bisogno arriva la recuperata di Taylor con tanto di bomba successiva che fa esplodere il "PalaBigi". Poco dopo arriva un'altra tripla spaziale di Rowe che riporta Veroli a contatto sul 70-66 a poco più di 4' dalla fine.

Chiacig commette passi mentre Brkic di là segna il -2. Gli dei della pallacanestro di schierano tutti dalla parte di Filloy quando la tripla del lungo prende prima il ferro, poi si inerpica per cadere quindi in fondo alla retina per il 73-68. Robinson capisce che si è arrivati al climax della serata e allora si rimette in proprio portando a scuola la difesa ospite: canestro in penetrazione più aggiuntivo per il nuovo +8 (76-68). Adesso via Guasco è una bolgia, che esplode dopo la stoppata di Taylor su Brkic.

Il motore Trenkwalder è tornato a girare a pieni cilindri e Valenti in rovesciata mette a segno 4 punti in fila che sanciscono il + 12 (80-68): questa volta non c'è bisogno di soffrire fino alla fine, Reggio mette in ghiacciaia il risultato con il grande cuore del capitano che fa scorrere i titoli di coda sul match. Veroli si arrende, il risultato finale di 85-73 rinnova il primato biancorosso. In attesa della trasferta, difficilissima, di Barcellona il dato scintillante è uno soltanto: 4 partite, altrettante vittorie. Tutto il resto è noia.

Il tabellino

TRENKWALDER REGGIO: Robinson 19, Viglianisi, Taylor 11, Valenti 12, Frassineti 19, Pini, Filloy 18, Slanina, Cervi 2, Germani, Chiacig 4.
Allenatore: Menetti.

PRIMA VEROLI: Tommasini 3, Cortese 7, Rullo 8, Rowe 8, Gatto 7, Lee 17, Ammannato 2, Colussi 4, Jackson 2, Brkic 15.
Allenatore: Cavina.

Parziali: 24-17; 51-39; 63-57.


Classifica
Reggio*, Brescia* 8; Scafati, Pistoia 6; Barcellona, Piacenza, Imola, Jesi, Bologna, Brindisi 4; Ostuni, Veroli*, Verona*, Forlì 2; S. Antimo 0
*una partita in più

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