Trenkwalder: Matteo Frassineti scalpita per rientrare in organico
- Informazione Reggio Emilia -
di Adelmo Tagliavini
Matteo Frassineti scalpita per rientrare in organico. L’ala biancorossa ha saltato le ultime due gare di campionato che vedevano la Trenkwalder opposta a Brindisi e Pistoia. Le sue condizioni fisiche sono in deciso miglioramento e contro Sant’Antimo sarà a disposizione di Menetti.
Frassineti, come si sente?
Ho ripreso col gruppo, ancora non faccio la seduta con i compagni e non gioco nel “5 contro 5” ma sto decisamente meglio rispetto a qualche settimana fa.
Domenica rientra?
Sì, questo è certo e giovedì conto di lavorare regolarmente con il resto della squadra.
Che tipo d’infortunio aveva dovuto far fronte?
Mi sono fatto male contro Veroli subendo una piccola lesione all’adduttore sinistro. Ho dovuto osservare un periodo di riposo assoluto per evitare ricadute.
Quali sarebbero state le conseguenze peggiori?
Avrei rischiato lo strappo.
Dalla panchina, quale impressione ha ricavato venerdì sera?
Sul campo si esibivano formazioni con un diverso approccio mentale. Dall’inizio alla fine abbiamo sempre avuto un atteggiamento efficace con bava alla bocca e sangue negli occhi, mentre l’avversario si rivelava incapace di reagire.
Quale autonomia può assicurare?
Tempo massimo una settimana e sono di nuovo al top.
Ritiene che la gente di Reggio possa sognare?
Farlo non costa nulla. E’ bello che i nostri tifosi si aspettino tanto da noi. Sono abituato a vivere alla giornata e ritengo sia prematuro affrontare simili discorsi. Questo però non vuol dire che andremo in campo senza rabbia. Ci troviamo a giocare un campionato difficile ed insidioso ma resto convinto che la Trenkwalder sia sulla buona strada.
L’ultimo successo ottenuto ha fatto parlare l’Italia dei canestri.
Meglio non montarsi la testa dato che si è trattato solo di una partita.
E’ bastato l’ingresso di Ruini per farvi compiere il salto di qualità?
E’ indubbio che Fabio rappresenti un ottimo innesto e per noi è un valore aggiunto ma con Pistoia è stata solo una partita.
Ritiene che la Trenkwalder abbia ancora margini di miglioramento?
Sì, questo è indubbio. L’ultima gara è stata super, non la reputo una gara falsa, ma ritengo che questa partita debba darci la consapevolezza per renderci conto di ciò che in effetti valiamo.
Qual è stato l’aspetto più concreto che va messo in risalto?
La cattiveria agonistica messa in campo durante i 40’ di gioco. Riuscendo a mantenere queste caratteristiche per l’intero arco della gara, possiamo diventare una squadra scomoda per molti.
Scorgendo il calendario ritiene che la Trenkwalder abbia le possibilità per andare in fuga?
Preferisco guardare ad un impegno alla volta, però mi rendo conto che il calendario che abbiamo davanti, ci porti a pensare alla possibilità di avere a disposizione 3-4 gare favorevoli da sfruttare a dovere.
In quale modo si rituffa in squadra?
Allo stesso modo del pre-infortunio. Non cambia nulla.
Tra gli avversari incontrati, qual è quello che più di tutti l’ha colpita?
Brindisi. Squadra dotata di solidità sotto canestro e difensivamente molto organizzata.
Matteo Frassineti scalpita per rientrare in organico. L’ala biancorossa ha saltato le ultime due gare di campionato che vedevano la Trenkwalder opposta a Brindisi e Pistoia. Le sue condizioni fisiche sono in deciso miglioramento e contro Sant’Antimo sarà a disposizione di Menetti.
Frassineti, come si sente?
Ho ripreso col gruppo, ancora non faccio la seduta con i compagni e non gioco nel “5 contro 5” ma sto decisamente meglio rispetto a qualche settimana fa.
Domenica rientra?
Sì, questo è certo e giovedì conto di lavorare regolarmente con il resto della squadra.
Che tipo d’infortunio aveva dovuto far fronte?
Mi sono fatto male contro Veroli subendo una piccola lesione all’adduttore sinistro. Ho dovuto osservare un periodo di riposo assoluto per evitare ricadute.
Quali sarebbero state le conseguenze peggiori?
Avrei rischiato lo strappo.
Dalla panchina, quale impressione ha ricavato venerdì sera?
Sul campo si esibivano formazioni con un diverso approccio mentale. Dall’inizio alla fine abbiamo sempre avuto un atteggiamento efficace con bava alla bocca e sangue negli occhi, mentre l’avversario si rivelava incapace di reagire.
Quale autonomia può assicurare?
Tempo massimo una settimana e sono di nuovo al top.
Ritiene che la gente di Reggio possa sognare?
Farlo non costa nulla. E’ bello che i nostri tifosi si aspettino tanto da noi. Sono abituato a vivere alla giornata e ritengo sia prematuro affrontare simili discorsi. Questo però non vuol dire che andremo in campo senza rabbia. Ci troviamo a giocare un campionato difficile ed insidioso ma resto convinto che la Trenkwalder sia sulla buona strada.
L’ultimo successo ottenuto ha fatto parlare l’Italia dei canestri.
Meglio non montarsi la testa dato che si è trattato solo di una partita.
E’ bastato l’ingresso di Ruini per farvi compiere il salto di qualità?
E’ indubbio che Fabio rappresenti un ottimo innesto e per noi è un valore aggiunto ma con Pistoia è stata solo una partita.
Ritiene che la Trenkwalder abbia ancora margini di miglioramento?
Sì, questo è indubbio. L’ultima gara è stata super, non la reputo una gara falsa, ma ritengo che questa partita debba darci la consapevolezza per renderci conto di ciò che in effetti valiamo.
Qual è stato l’aspetto più concreto che va messo in risalto?
La cattiveria agonistica messa in campo durante i 40’ di gioco. Riuscendo a mantenere queste caratteristiche per l’intero arco della gara, possiamo diventare una squadra scomoda per molti.
Scorgendo il calendario ritiene che la Trenkwalder abbia le possibilità per andare in fuga?
Preferisco guardare ad un impegno alla volta, però mi rendo conto che il calendario che abbiamo davanti, ci porti a pensare alla possibilità di avere a disposizione 3-4 gare favorevoli da sfruttare a dovere.
In quale modo si rituffa in squadra?
Allo stesso modo del pre-infortunio. Non cambia nulla.
Tra gli avversari incontrati, qual è quello che più di tutti l’ha colpita?
Brindisi. Squadra dotata di solidità sotto canestro e difensivamente molto organizzata.
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