Sabato sera sul campo neutro del PalaVerde di Treviso la Trenkwalder incontra Reyer Venezia
Sabato sera sul campo neutro del PalaVerde di Treviso la Trenkwalder
incontra una Reyer Venezia data da tutti tra le squadre più forti del
campionato. Per i biancorossi un test particolarmente significativo,
dopo il buon debutto, seppur condito da sconfitta, contro i campioni
d’Italia del Siena.La squadra della Laguna ha iniziato con una pesante
sconfitta 81-61 ma giocava a casa di Cantù e senza Bowers e Szewczyk
infortunati.
Contro Reggio Emilia l'allenatore di Venezia, Andrea Mazzon,
vuole una prova d'orgoglio dei suoi contando anche sulla spinta dei
tifosi.
Coach, come spiega la
sconfitta all'esordio contro Cantù?
«Nella sfida contro i canturini abbiamo perso perché loro
avevano più ritmo, sembravano più abituati alle situazioni di partita,
hanno vinto la sfida a rimbalzo e in generale si sono dimostrati una
squadra più forte. Non a caso è tra le migliori d'Europa. Vincere a casa
loro non sarà facile per nessuno».
Che cambiamenti vuol vedere da parte dei suoi nella prossima
gara contro la Trenkwalder?
«Dobbiamo migliorare nelle piccole e cose e soprattutto mi
aspetto delle percentuali al tiro migliori. In questo dobbiamo
progredire per mettere in difficoltà Reggio Emilia».
Che idea si è fatto della Trenkwalder?
«Direi che è un'ottima squadra, costruita per dare grattacapi a
tutti. Domenica ha tenuto testa ad una corazzata come Siena e non è
un'impresa da poco. Sarà un avversario di tutto rispetto».
Che cosa deve temere Venezia?
«L'entusiasmo da neopromossa della Trenkwalder. Di certo
affronteremo una squadra carica e motivata che lotterà su ogni palla,
oltre a delle buone individualità».
Che ambiente si aspetta a Treviso?
«Mi auguro di avere un palazzetto quasi esaurito, avere la
spinta del nostro pubblico ci darebbe una spinta in più».
Rientreranno gli infortunati?
«Credo di no, ma non voglio appellarmi alle assenze né per la
sconfitta di Cantù né per la prossima partita. Conta chi scende in
campo».
Il fatto di esservi già incontrati due volte di recente in
amichevole, influisce sul modo di preparare la partita?
«No. Ad entrambe mancavano alcuni giocatori e poi le partite di
precampionato hanno un valore relativo».
Preferisce una gara a ritmi alti o bassi?
«E' una cosa che non penso di possa programmare in anticipo.
Dovremo vedere sul campo cosa sarà necessario e adeguarci».
Riccardo Bellelli / gazzettadireggio
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