Volley A2: l’ucraino del Conad spiega i motivi dello scivolone contro il Padova
Da salvare del lunedì nero degli uomini di Cantagalli c'è poco o niente, se non la consapevolezza di non doversi ripetere: lasciarsi sfuggire di mano un secondo set che sembrava già vinto e perdere il terzo 23-25 con tanti, troppi errori, non è quello che ci si aspettava dopo due prestazioni di livello. L'importante è ritrovare subito la giusta determinazione ed andare a vincere contro un Caffè Aiello Corigliano che ha quattro punti soltanto in classifica. La gara giusta per scacciare l'incubo Padova.
Diachkov, non siete proprio entrati in partita.
«Avevamo preparato bene quella gara, poi in campo è mancato qualcosa. Abbiamo fatto molta fatica soprattutto nel meccanismo muro-difesa, due fondamentali che abbiamo pagato tantissimo. Così non siamo riusciti a contrattaccare, a mettere la palla per terra, mentre loro hanno fatto delle difese incredibili. La palla per terra ce l'hanno messa».
I veneti on hanno mai mollato, anche in svantaggio.
«Sì, mentre loro sono rimasti sempre in partita, a noi è mancata la concentrazione, da parte di tutti. Non ci resta che rimetterci sotto con gli allenamenti: quando si perde bisogna lavorare ancora di più».
Prima del Padova però stavate andando bene.
«Sì. Posso parlare solo delle partite in cui ho giocato, da Brolo in poi, e sia lì che a Sora abbiamo vinto perché eravamo tutti pronti a fare del nostro meglio. Dimentichiamo Padova e andiamo avanti pensando alla prossima gara contro Corigliano».
Per tre settimane, due trasferte più pausa, mancherete dal Bigi: niente sostegno della tifoseria.
«E’ un vero peccato, anche se contro Padova dagli spalti ho sentito parole non buone verso di noi. Purtroppo una serata così può capitare, lo sport è così, non ci sono solo vittorie e i tifosi lo sanno».
Nonostante la serata no, a Reggio si trova bene?
«Sì, sto molto bene qui e voglio continuare a fare del mio meglio. Farò tutto il possibile per continuare a fare punti come nelle mie prime due gare. Una sconfitta così brutta mi ha fatto stare molto male, ora voglio solo guardare avanti e tornare a vincere. Il gruppo è buono, ce la possiamo fare».
Francesca Manini
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