Basket Trenkwalder: nel tiro da tre 6/13 degli uomini di Menetti
BRINDISI-REGGIO EMILIA 69-84
ENEL BASKET BRINDISI: Gibson 12 (476, 0/7), Fultz (0/1 DA 3), Viggiano 4 (2/2, 0/2), Robinson 9 (1/5, 2/4), Simmons 7 (3/5); Grant 6 (2/2), Reynolds 22 (7/8, 2/3), Formenti (0/3 da 3), Ndoja 9 (1/4, 1/3), Zerini (0/1). N.e. Alibegovic, Porfido. All. Bucchi.
TRENKWALDER REGGIO EMILIA: Cinciarini 13 (5/10, 1/2), Taylor 17 (7/10, 1/5), Slanina 3 (1/3 da 3), Brunner 14 (4/5, 2/4), Antonutti 1 (0/1 0/1); Jeremic 7 (2/5, 1/3), Bell 24 (4/7, 4/4), Filloy 5 (2/2). All.Menetti.
ARBITRI: Lo Guzzo, Mattioli, Weidmann. Progressione q.: 14-19, 30-36, 44-60.
NOTE: T.l.: Bri 14/21 (67%), Reg 6/7 (86%). Rimb.: Bri 33 (Robinson 10), Reg 33 (Brunner 11). Ass.: Bri 6 (3 Gibson), Reg 7 (4 Taylor). Progr.: 5’ 6-10, 15’ 20/29, 25’ , 35’ 54-72. Infortunio a Viggiano 7’52” (10-14) . Spett. 3.500.
BRINDISI - Sesta sconfitta consecutiva. Se non è vero che i giocatori dell’Enel Basket hanno staccato la spina - come afferma Bucchi - dev’essere vero, invece, che sono andati in vacanza e di quella squadra vista all’inizio della stagione è rimasto ben poco. Eppure, in Enel-Trenkwalder c’era il desiderio di conquistare, con cinque settimane di anticipo, rispetto alla fine della stagione regolare, l’obiettivo pemanenza, fissato all’inizio della stagione; dall’altra parte del campo c’era la voglia di consolidare la posizione di classifica e, quindi, puntare con maggior certezza al playoff. Questi i presupposti perchè Brindisi cercasse di tornare al successo, tutti naufragati in men che non si dica. Tutto ciò prima dei 40’, poi la gara.
Al via la sorpresa: Bucchi non schiera nello starting five Scottie Reynolds ed opta per Robert Fultz. Nessuna novità in casa Reggio Emilia che spinge subito sull’acceleratore, con una doppia tripla di Brunner e 2 punti di Taylor si porta sul 2-8. Brutto inizio di Brindisi che deve fare i conti anche con l’infortunio di Viggiano (distorsione alla caviglia dopo 7’52”). Per Bucchi obbligo il ritorno a Fultz che aveva lasciato il posto a Reynolds, mentre Menetti nel frattempo ha già fatto girare 9 degli 11 suoi giocatori. Se la prima frazione si chiude (14-19) con un gioco approssimativo, l’avvio del secondo periodo, per l’Enel, è ancora sottotono, atteso che in 3’17” Brindisi segna solo un tiro libero (Grant), mentre Reggio va sul +10 (15-25). Un vantaggio che gli emiliani riescono a mantenere costante visto che Brindisi fa enorme fatica a trovare la via del canestro: al 17’ è 22-31. Brunner cattura un bel po’ di rimbalzi e apre il contropiede con tempestività. Logico il +12 (24-36) che Brindisi riesce a dimezzare (sul suono della seconda sirena) con Ndoja da sotto misura (30-36). Brindisi al tiro ha il 40%, mentre Reggio è sul 47%, da qui la differenza che è sostanziale nel tiro da tre punti dove Brindisi è deficitaria 1/14, contro il 6/13 degli uomini di Menetti. Ad ogni modo, nessuno riesce ad andare in doppia cifra.
Alla ripresa subito un 2+1 di Simmons fa sperare, ma c’è che la squadra di Bucchi lascia spazio al pick ‘n roll reggiano che facile facile frutta ancora il +10 37-47. Vantaggio che continua a mantenersi costante anche per gli errori difensivi e in attacco di Brindisi che rendono la vita facile alla squadra di Menetti (27’: 41-52). Bucchi manda in campo Zerini per cercare di avere un po’ di difesa in più. Un tentativo che non sortisce effetti, visto che Taylor vince nettamente il confronto andando ripetutamente a segno anche con secondi tiri. Il +16 con cui si va al quarto periodo è significativo dello strapotere reggiano al tiro ed il disavanzo (44-60) si spiega anche con quell’1/17 al tiro da tre punti.
Logico il disappunto della gente. Che poi applaude Taylor quando realizza il +20: 54-74. E fischi anche per Gibson che era l’idolo del PalaElio all’ennesimo tiro da tre fallito. Finisce con l’invito di tiutti i tifosi abbastanza esplicito: «Andate a lavorare». Ma forse è un po’ ingeneroso.
La Gazzetta del mezzogiorno
ENEL BASKET BRINDISI: Gibson 12 (476, 0/7), Fultz (0/1 DA 3), Viggiano 4 (2/2, 0/2), Robinson 9 (1/5, 2/4), Simmons 7 (3/5); Grant 6 (2/2), Reynolds 22 (7/8, 2/3), Formenti (0/3 da 3), Ndoja 9 (1/4, 1/3), Zerini (0/1). N.e. Alibegovic, Porfido. All. Bucchi.
TRENKWALDER REGGIO EMILIA: Cinciarini 13 (5/10, 1/2), Taylor 17 (7/10, 1/5), Slanina 3 (1/3 da 3), Brunner 14 (4/5, 2/4), Antonutti 1 (0/1 0/1); Jeremic 7 (2/5, 1/3), Bell 24 (4/7, 4/4), Filloy 5 (2/2). All.Menetti.
ARBITRI: Lo Guzzo, Mattioli, Weidmann. Progressione q.: 14-19, 30-36, 44-60.
NOTE: T.l.: Bri 14/21 (67%), Reg 6/7 (86%). Rimb.: Bri 33 (Robinson 10), Reg 33 (Brunner 11). Ass.: Bri 6 (3 Gibson), Reg 7 (4 Taylor). Progr.: 5’ 6-10, 15’ 20/29, 25’ , 35’ 54-72. Infortunio a Viggiano 7’52” (10-14) . Spett. 3.500.
BRINDISI - Sesta sconfitta consecutiva. Se non è vero che i giocatori dell’Enel Basket hanno staccato la spina - come afferma Bucchi - dev’essere vero, invece, che sono andati in vacanza e di quella squadra vista all’inizio della stagione è rimasto ben poco. Eppure, in Enel-Trenkwalder c’era il desiderio di conquistare, con cinque settimane di anticipo, rispetto alla fine della stagione regolare, l’obiettivo pemanenza, fissato all’inizio della stagione; dall’altra parte del campo c’era la voglia di consolidare la posizione di classifica e, quindi, puntare con maggior certezza al playoff. Questi i presupposti perchè Brindisi cercasse di tornare al successo, tutti naufragati in men che non si dica. Tutto ciò prima dei 40’, poi la gara.
Al via la sorpresa: Bucchi non schiera nello starting five Scottie Reynolds ed opta per Robert Fultz. Nessuna novità in casa Reggio Emilia che spinge subito sull’acceleratore, con una doppia tripla di Brunner e 2 punti di Taylor si porta sul 2-8. Brutto inizio di Brindisi che deve fare i conti anche con l’infortunio di Viggiano (distorsione alla caviglia dopo 7’52”). Per Bucchi obbligo il ritorno a Fultz che aveva lasciato il posto a Reynolds, mentre Menetti nel frattempo ha già fatto girare 9 degli 11 suoi giocatori. Se la prima frazione si chiude (14-19) con un gioco approssimativo, l’avvio del secondo periodo, per l’Enel, è ancora sottotono, atteso che in 3’17” Brindisi segna solo un tiro libero (Grant), mentre Reggio va sul +10 (15-25). Un vantaggio che gli emiliani riescono a mantenere costante visto che Brindisi fa enorme fatica a trovare la via del canestro: al 17’ è 22-31. Brunner cattura un bel po’ di rimbalzi e apre il contropiede con tempestività. Logico il +12 (24-36) che Brindisi riesce a dimezzare (sul suono della seconda sirena) con Ndoja da sotto misura (30-36). Brindisi al tiro ha il 40%, mentre Reggio è sul 47%, da qui la differenza che è sostanziale nel tiro da tre punti dove Brindisi è deficitaria 1/14, contro il 6/13 degli uomini di Menetti. Ad ogni modo, nessuno riesce ad andare in doppia cifra.
Alla ripresa subito un 2+1 di Simmons fa sperare, ma c’è che la squadra di Bucchi lascia spazio al pick ‘n roll reggiano che facile facile frutta ancora il +10 37-47. Vantaggio che continua a mantenersi costante anche per gli errori difensivi e in attacco di Brindisi che rendono la vita facile alla squadra di Menetti (27’: 41-52). Bucchi manda in campo Zerini per cercare di avere un po’ di difesa in più. Un tentativo che non sortisce effetti, visto che Taylor vince nettamente il confronto andando ripetutamente a segno anche con secondi tiri. Il +16 con cui si va al quarto periodo è significativo dello strapotere reggiano al tiro ed il disavanzo (44-60) si spiega anche con quell’1/17 al tiro da tre punti.
Logico il disappunto della gente. Che poi applaude Taylor quando realizza il +20: 54-74. E fischi anche per Gibson che era l’idolo del PalaElio all’ennesimo tiro da tre fallito. Finisce con l’invito di tiutti i tifosi abbastanza esplicito: «Andate a lavorare». Ma forse è un po’ ingeneroso.
Commenti