Trenkwalder, vittoria che sa di playoff Il traguardo è oramai lì, a un tiro di schioppo

BRINDISI. Il traguardo è oramai lì, a un tiro di schioppo. Il blitz centrato sui legni del PalaPentassuglia ha un sapore del tutto particolare. Spiana la strada a quel sogno chiamato play off, che la Trenkwalder da oggi può dire di aver - quasi - mandato in cassaforte e chiuso a doppia mandata. Ben 8 punti di vantaggio e saldo negli scontri diretti a proprio favore. Se non è un tesoro questo, pochissimo ci manca. I bianco rossi dimostrano di avere attualmente ben altra stoffa e, soprattutto, ben altra consistenza mentale rispetto a un avversario oramai in crisi d’identità (sesto stop consecutivo).
La novità dell’avvio è targata Enel Brindisi, laddove Piero Bucchi, in cabina di regia, presenta l’ex Robert Fultz in luogo di uno Scottie Reynolds parso in fase calante nell’ultimo periodo. Nessuna novità, invece, in casa Trenkwalder dove lo starting five è quello largamente annunciato (Cinciarini, Taylor, Slanina, Antonutti e Brunner).
I primi due punti del match portano la firma di Cedric Simmons. Un batter di ciglio, solo quello e Brunner fa capire che può far malissimo dalla linea dei 6 e 75. Due sue conclusioni consecutive dall’arco portano i viaggianti sul 6 a 2, Taylor (dalla media) fa 8-2, con i bianco azzurri di casa che, nel mentre, fanno una fatica maledetta nella metà campo altrui.
I reggiani bissano il +6 (10-4) al 4’ (Taylor) salvo poi dare l’impressione di spegnersi. E’ questa, infatti, la fase nella quale la squadra di Max Menetti cozza contro una difesa, quella adriatica, che intanto ha alzato i giri del volume. Viggiano (4 in serie) ridà fiato alle speranze al 6’ (8-10), ma sono Filloy (4) e Bell (5) a riaprire di nuovo la forbice (19-13 al 9’).
Tanto per non farsi mancare nulla, l’Enel fa i conti anche con la distorsione alla caviglia che Jeff Viggiano “incassa” a una manciata di secondi dalla conclusione del primo quarto. Tanto cuore per Brindisi, ma le soluzioni sono estemporanee e prive di costrutto, soprattutto dalla grande distanza, dove Ndoja e soci continuano a fare una fatica maledetta (la seconda tripla arriverà al 32’). Non così dall’altra parte, dove Reggio è maledettamente pratica e concreta. Bell e Taylor colpiscono dal perimetro che è un piacere, e a -5’ e 44” la forbice è così bella e dilatata (25-15).
Tre di Grant e due di Gibson non danno la scossa voluta, perché Jeremic e (ancora) Taylor tengono dilatate le distanze (29-20 al 15’). Facce smarrite (e non poco) sulle sponde brindisine, quello si. Appena prova a tessere le fila della matassa, la “Stella del Sud” è puntualmente colpita da una Trenkwalder sempre concreta nel suo incedere, e lì a svolgere il compito affidatogli dal suo coach senza particolari problemi. Altri due punti (nell’area colorata) di Brunner (8 tirati a referto e 12 di valutazione al 20’) fanno 31-20 a -3’ e 45”, Cinciarini (dall’angolo) 36-24 al 18’ e 30”. Tutto in discesa per Reggio, che continua a leggere a meraviglia il trend della contesa. L’unico neo è quello di non affondare il colpo decisivo. Due fiammate di Reynolds (canestro da sotto) e Ndoja (tap in) a riportare in auge le speranze pugliesi appena prima dell’intervallo. (30-36).
Un 2+1 di Simmons in avvio di terza frazione danno il -3 (33-36), sono però Taylor (2) e Brunner (4) a ristabilire le distanze (42-33) al 22’. Brindisi vive di sprazzi ed episodi, in attesa della tanto sospirata svolta. Prova a darla Reynolds (4) per il 37-42 al 24’, ma gli ospiti danno l’impressione di sapere sempre cosa fare. Filloy (canestro e libero aggiuntivo) dà il nuovo +9 (46-37) agli emiliani, prima che due punti di Ndoja e altrettanti di Reynolds riaccendano il popolo del PalaPentassuglia (41-47 a -4 e 30”). Giusto il tempo di una sospensione chiamata da Menetti per rimettere le cose nei giusti binari. Jeremic (dalla grande distanza), Bell (penetrazione e conclusione sotto canestro) e Taylor (nell’area colorata) riportano le distanze su livelli più rassicuranti (58-44) in chiusura di quarto.
E’ game over, e con larghissimo anticipo pure. La resa dell’Enel Brindisi è incondizionata. Reggio tocca anche il +20 (74-54 al 36’), poi amministra.
Antonio Rodi - Gazzetta di Reggio

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