BASKET SERIE A Il binomio letale di PalaBigi e Grissin Bon
REGGIO EMILIA. Un rullo compressore in casa e una barca piuttosto solida pure in trasferta, dove però gli scossoni si sentono maggiormente. Anche i dati sul rendimento biancorosso, a Reggio o lontano da via Guasco, parlano di una formazione solida, capace di trovare risorse inaspettate come grinta e intensità nei momenti di maggior difficoltà, lontana dai suoi tifosi. E d’altronde 40 punti non si mettono insieme con troppe fragilità, né si migliora di 10 punti da un’annata all’altra senza robustezza mentale.
La forza della Grissin Bon rimane il palaBigi, questo non si discute. In casa il ruolino di marcia parla di 13 vittorie e una sola sconfitta, quella al secondo turno con Cremona. Un caso a sé, perché Reggio era senza mezza squadra, e comunque se la giocò sino all’ultimo secondo, perdendo per 69 a 70. Da lì i biancorossi hanno sempre chiuso le gare interne con le braccia alzate a esultare, infilando 13 successi consecutivi e regolando anche tutte le formazioni di vertice, da Milano a Venezia e Sassari.
In trasferta ci sono 7 vittorie e 8 sconfitte. La percentuale è ovviamente più bassa, ma è un dato fisiologico, pensando al calore di tanti campi italiani, capaci di incidere parecchio sull’atmosfera. E alle motivazioni di molte squadre, soprattutto quelle di basso cabotaggio, che solo in casa riescono a rendere a dovere. Questa sofferenza da trasferta non è un malessere solo biancorosso. La dominatrice Milano ha incassato lontano dal Forum le uniche quatto sconfitte stagionali, e pure Venezia per 5 volte ha dovuto chinare la testa via dalla laguna. Va poi sottolineato come alcune delle più convincenti prestazioni della Grissin Bon siano arrivate proprio in trasferta, quando le difficoltà hanno portato a reazioni furiose. Si pensi all’impresa a Varese dopo 3 supplementari e le gare perfette giocate a Venezia e a Brindisi.
Negli ultimi mesi, però, il rendimento esterno è in calo, con solo due successi (a Cremona e Capo d’Orlando) nel girone di ritorno. Nel mezzo la scoppola di Milano, ma anche inciampi meno rumorosi come quelli di Pesaro, Pistoia e Caserta, quando la squadra ha mostrato carenze a livello di intensità. Ogni giocatore, poi, reagisce in maniera differente. Atleti che in modo diverso fanno dell’aggressività e dell’intensità il proprio marchio vanno decisamente meglio a Reggio.
Kaukenas passa dai 12 punti casalinghi ai 9.9 esterni, Polonara – a ogni modo uno dei più continui – da 12.6 punti e 9.4 rimbalzi a 11.5 e 7.7. Non sono crolli verticali, certo, ma segnali di un impatto che cambia.
Chi invece brilla maggiormente in trasferta è Drake Diener, che in via Guasco regala 10.3 punti, 5.9 rimbalzi e 3.4 assist, mentre lontano viaggia a 13.9 punti, pur scendendo in rimbalzi e assist. Dove contano energia e dedizione (assist e rimbalzi) si nota una discesa, nei punti – dove la freddezza e la serenità aiutano maggiormente, soprattutto un tiratore – la guardia americana paradossalmente procede in maniera più positiva.
Nel complesso, comunque, non vi sono tracolli, in nessun caso. La Grissin Bon sa di avere un bel vantaggio in casa, ma di poter essere competitiva anche in trasferta, pur con qualche naturale patema in più. È una consapevolezza importante, perché proprio dalla produzione “sulla strada” dipenderà il cammino verso l’alto dei biancorossi.
Gazzetta di Reggio
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