Basket Grissin Bon Reggio Emilia devastante su Brindisi

REGGIO EMILIA. Sbadigli ed emozioni. Si vede tutto nel match di mezzogiorno in cui la Grissin Bon prima sonnecchia e lascia spazio all’Enel, e poi decide che è bene prendersela, questa gara. E lo fa con una gran difesa che manda in tilt l’attacco brindisino.
Bruttarella nelle battute inziali, la Grissin Bon viene infastidita troppo dalla zona ospite ed è deconcentrata al punto di perdere qualcosa come 13 palle nelle prima parte di gara, in cui colleziona pure una discreta quantità di ferri.
Agli sbadigli di un avvio da dimenticare seguono per fortuna le emozioni regalate dalla coppia Silins-Polonara assolutamente su di giri, dalla mano calda di Aradori e pure da un Della Valle sempre più a suo agio nel ruolo di play.
L’assenza dell’infortunato Golubovic (infiammazione a un piede, se ne saprà di più nelle prossime ore) si va a sommare a quelle di Gentile e Lavrinovic. Ma il coach Menetti dà l’idea di non scomporsi neppure troppo inventandosi mosse imprevedibili: quintetti privi di lunghi, nel momento in cui Veremeenko, unica torre del suo scacchiere, comincia ad aver problemini di falli.
Lì, dalle mani dei cinque piccoli in campo, arriva la propulsione che lancia Reggio a un successo che alla fine sarà addirittura devastante.
E dire che Brindisi, affamata di punti, era partita fortino.
La partita. Dopo 3' il punteggio indica il mesto -7 (3-10) per Reggio, immagine sincera di ciò che si vede sul parquet.
La Grissin Bon è rimasta a letto e alla tripla di Aradori fanno seguito solo sbadigli, quattro pesanti perse e un'imbarazzante quantità di errori offensivi. Menetti non può altro che cambiare le carte in tavola, puntando su Della Valle play, e la scossa arriva. Da un paio di buone difese nasce il fulmineo 5 a 0 che rimette i biancorossi in carreggiata (9-10 alla metà del quarto). Ritrovato lo smalto (leggi gioco veloce, orchestrato benissimo dall'ex Ohio State capace smazzolare quattro assist in 3’ appena), Reggio sorpassa grazie all’indemoniato Aradori e continua a ferire dai 6.75 (Silins) la difesa dei brindisini. Che, aiutati dalla difesa a zona, riescono a rialzare la testa nel finale di quarto, chiuso sul 15-17.
Il trend ospite lo spezza il capitano di casa Kaukenas solo dopo un paio di minuti del secondo quarto per il nuovo -1 (18-19), ma Bucchi insiste e a ragione sulla zonaccia senza lungoni di ruolo che manda in confusione Reggio, immobile in attacco e poco incisiva in difesa.
Mosse spiazzanti. Con Veremeenko con due falli, Menetti toglie Polonara e azzarda un quintetto inedito: quattro esterni De Nicolao, Della Valle, Kaukenas e Aradori, oltre Silins che se la deve vedere con Anosike. La bomba del -2 (28-30) la infila Della Valla, sottolineata dal boato del Bigi. Impatta quindi Silins con un 2/2 dalla riga bianca.
Nel finale di quarto la nuova mossa spiazzante di Menetti: cinque esterni in campo con Strauntins va a rilevare Silins. Mossa sorprendente che solleva un discreto brusio in tribuna ma vale il mini-break che ribalta la situazione (34-30 all’intervallo).
Ritorna all'antico, nella ripresa, il coach reggiano ributtando nella mischia il quintetto iniziale. Di là, in quello che è ormai un gioco a scacchi, Bucchi punta su Milosevic, tenuto fin lì inspiegabilmente a riposo, e torna alla zona già vista nel primo tempo, ma divenuta ormai poco efficace.
Reggio ha però smesso del tutto di sbadigliare e vola con relativa facilità sul + 10 (40-30 al 2’). Bucchi prova a riprendersi la gara puntando su un quintetto di altoni, ma la difesa di casa tiene e Polonara fa meraviglie a rimbalzo. E non solo.
Affiancato a Silins, Polonair spinge a fondo (46-34 alla metà del terzo quarto) Brindisi, ormai rinunciataria, che non va oltre ai 4 punti in 7’.
Già all’inizio del periodo conclusivo c’è la certezza che gara sia già da mettere in archivio.
Sul +20, al 3’, al Bigi scatta perfino la Ola, roba che in via Guasco non vi vedeva da tempo immemore.
Baby sul parquet. Si chiude con i baby Lusvarghi e Degli Esposti a viversi l’emozione del parquet e un raggio di sole sul tabellone che dice 76-59.
fonte: Gazzetta di Reggio

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