L’ex tecnico della Fortitudo è il nuovo allenatore della Trenkwalder: «Non potevo dire di no a una società così importante». Intanto è stato sfoltito l’organico, via Pugi e Verri.

REGGIO EMILIA, 10 novembre - Con la presentazione ufficiale avvenuta in tarda mattinata è iniziato il ciclo di Alex Finelli sulla panchina di Reggio Emilia, dove il tecnico bolognese è subentrato a Piero Coen. Per l'ex Fortitudo c'è poco tempo per acclimatarsi, visto che il calendario prevede il debutto già venerdì sera, nell'anticipo (ore 20.30 diretta RaiSport) sul campo della capolista Snaidero Udine. Il tecnico ha firmato un contratto che lo lega alla Pallacanestro reggiana fino al termine della stagione: «Diversi fattori hanno pesato sulla mia scelta, prima di tutto la società che ha una tradizione e una struttura che per molti aspetti è superiore a quella di alcuni club di Serie A; la presenza di un Settore Giovanile che ha fatto grandi cose in questi anni, permettendo di affiancare giovani talenti a giocatori d’esperienza; l’eccellenza dello staff societario e tecnico ed infine il potenziale della squadra. Ho sei mesi di tempo prima dei playoff per dare al gruppo l’identità che ho in mente: una squadra concreta e semplice. Per il momento voglio conoscere le persone, poi farò capire ai giocatori quello che voglio per trasformare il potenziale in possibilità concreta, consegnando ruoli e gerarchie. Al termine dell’andata la prima verifica» .

ORGANICO ALLEGGERITO - Intanto l'organico della Trenkwalder viene sfoltito, con due partenze per giocatori cresciuti nel vivaio biancorosso. Federico Pugi, che quest'anno non rientrava nei piani societari, è destinato ad allungare la panchina di Brindisi (da dove potrebbe uscire Nikola Radulovic) da cambio del nuovo acquisto dei pugliesi Herve Tourè. Per l'esterno Patrizio Verri – uscito dalle rotazioni con l'arrivo di Joe Troy Smith e il rientro del lituano Donatas Slanina - la destinazione è sempre in Legadue, visto che lo specialista difensivo classe '88 è stato ceduto in prestito all'Assigeco Casalpusterlengo.

fonte: Corriere dello Sport